Già vola il fiore magro
SULLE ALI DI UNA RONDINE. STORIE DI MIGRAZIONI
Teatro, musica, ricordi e le immagini dell'emigrazione predazzana ed il ritorno sui luoghi della memoria
Belgio, 1960 Durata: 85 m
Il titolo viene da una poesia di Salvatore Quasimodo ("Già vola il fiore magro/dai rami. E io attendo/la pazienza del suo volo irrevocabile."). Le prime giornate di una famiglia di immigrati siciliani nel Borinage, regione carbonifera in declino, con le miniere alla vigilia della chiusura. Con loro si spegneranno la memoria collettiva e la cultura operaia. Accolto dappertutto con favore quando uscì, segnalato dalle storie del cinema, nel 1963 fu ritirato dal governo belga che l'aveva commissionato, e riscoperto e ridistribuito nel 1994-95. Girato con gli operai e gli abitanti di Flénu (Borinage), è un documentario che tende alla fiction senz'ombra di demagogia né cadute nel miserabilismo. Quella di P. Meyer (1920) è una lezione di storia operaia, antropologia, economia, geografia tenuta da un cineasta che ha lo sguardo di un poeta: pochi primi piani, insistenza quasi sacrale sui campi lunghi, uso del bianconero in tutta la gamma dei suoi grigi. Altro titolo originale: Les enfants du Borinage.
REGISTA: Paul Meyer
organizzazione: Regione Autonoma Trentino-Alto Adige - Provincia Autonoma di Trento - Comune di Predazzo