Gino Bellante pittore: immagini del silenzio e della memoria

Mostra

Gino Bellante pittore: immagini del silenzio e della memoria
a cura di Elio Vanzo e Luigi Trentin

Il Centro d’Arte Contemporanea di Cavalese dedica la prossima mostra invernale, che aprirà i battenti il 26 dicembre, a Gino Bellante, importante pittore fiemmese nato nel 1925 a Cavalese dove vive tuttora. I curatori Elio Vanzo, direttore del Centro, e Luigi Trentin, nipote dell’artista, hanno raccolto per questa esposizione quasi ottanta opere e hanno suddiviso il percorso espositivo attraverso tre temi: ritratto, natura morta e paesaggio. Quella di Bellante è una mostra che vuole essere una retrospettiva del suo ampio lavoro artistico, mettendone in evidenza gli aspetti tecnico-pittorici peculiari così come si sono evoluti durante la sua fase più creativa. Infatti, il suo linguaggio nel corso degli anni si è modellato secondo le forme che la storia dell'arte proponeva di volta in volta. Di particolare importanza per la sua produzione artistica sono stati gli influssi dell’Impressionismo, specialmente per la tecnica “en plein air”, e dei Macchiaioli toscani per la costruzione pittorica dell'immagine mediante l'uso di ampie pennellate di colore ed il suo tipico formato orizzontale. Gino Bellante ha saputo dare un significato universale alla dimensione locale della sua produzione artistica costituita da una ricca varietà di paesaggi e scorci di Cavalese e dintorni. La mostra “GINO BELLANTE PITTORE” vuole essere, inoltre, un tributo ad uno degli ultimi testimoni della Cavalese di una volta, delle sue tradizioni e della sua cultura. Il Centro d’Arte contemporanea si Cavalese tiene così fede al suo obiettivo primario ovvero di mettere in luce le nuove valenze percettive e sociali del territorio montano tra identità e cambiamento dell’ambiente alpino attuale, marcatamente rivolto al turismo.

Alice Bellante


organizzazione: Centro Arte Contemporanea di Cavalese