Gino Marzani... pittore più per natura che non per istudio
Gino Marzani (Villa Lagarina 24/7/1878 - Trento 5/2/1964)
Retrospettiva di opere pittoriche
Gino (Vincenzo Maria) Marzani nacque a Villa Lagarina nella casa paterna il 24 luglio 1878, da Silvio e Adele De Vigili di Trento.
Il padre, come già il nonno Daniele "speziale", era farmacista, attività che esercitava nella sua casa al "Santo Mònt" di Villa Lagarina, all'angolo tra la piazza della Fontana, la via che porta al Cornale e quella che conduce alla piazza della Chiesa; proprio dirimpetto all'antico edificio del Monte di Pietà. Intrapresi gli studi a Trento, Gino non seguì la tradizione di famiglia, che l'avrebbe voluto farmacista o medico; frequentò invece l'Università di Graz, dove si laureò in legge nel 1903.
Tornato in patria esercitò l'avvocatura a Rovereto fino al 1914.
In questo periodo partecipò attivamente alla lotta irredentistica come presidente dell'Associazione Studenti Trentini, come socio della lega Nazionale, della Dante Alighieri e della SAT; infine come presidente dell'associazione culturale Pro Patria. Partecipò ai moti di Innsbruck per l'Università italiana e fu difensore degli accusati antipangermanisti per i fatti di Pergine e di Calliano nel famoso processo di Rovereto (1906).
Dal 1915 al 1918 fuoriuscito a Milano, fu attivissimo segretario generale della commissione dell'Emigrazione trentina.
Trasferitosi a Trento alla fine del conflitto, dal 1919 alla morte fu brillante avvocato nel capoluogo, membro del Consiglio Nazionale Forense. Nel 1920 venne nominato socio dell'Accademia Roveretana degli Agiati.
Dal 25 luglio all'8 settembre 1943 assunse la direzione del quotidiano "Il Brennero".
Dal 1945 al 1950 fu consigliere e assessore comunale
per il teatro, la musica e la pittura; partecipò attivamente alla vita culturale trentina, collaborando con le principali riviste dell'epoca.
Morì a Trento il 5 febbraio 1964. Fin da giovane si dimostrò appassionato di pittura. Nel 1913 partecipò con altri due artisti locali: Carlo Marzani e Attilio Lasta, ad una riuscita mostra collettiva tenutasi a Villa Lagarina, nella quale furono esposte, oltre ai lavori dei tre artisti, le migliori opere d'arte possedute dalla Parrocchia di Villa, compresi i preziosi cimeli ed arredi sacri.
L'avvenimento venne recensito sulle pagine della rivista Pro Cultura dall'ottimo critico e storico dell'arte Carlo Teodoro Postinger, che in quell'occasione dedicò queste righe a Gino Marzani: "Il dottor Gino Marzani invece è più vigoroso e più schietto nelle tinte dei suoi dipinti, le quali per la squisitezza dell'impasto raggiungono sempre l'imitazione perfetta del nostro ambiente. Lo studio suo del nostro paesaggio deve essere stato indefesso per poter riuscire a dipingere quei due gioielli che sono la piazza di Nogaredo e S. lIario presso Rovereto. La piazza di Nogaredo è un crepuscolo di effetto meraviglioso sia per l'ombra trasparente delle case, della fontana, della piazza, sia per quel lembo di cielo, nello scarso lume ancor sempre luminoso, terso, classicamente quieto. Nel S. lIario è soffuso il lume e il tepore autunnale del sole, accolto e ripercosso dai pampini, dai fili d'erba, dall'antica torre ghibellina. Gino Marzani è disegnatore eccellente e raro coloritore, ciò che vuoI dire tutto, in un artista che è pittore più per natura che non per istudio".
Roberto Adami