Giovanni Testori. Crocifissione '49. I disegni ritrovati
Un’opera d’arte è sempre
la somma dei piaceri e dei dolori dell’uomo che l’ha creata
Renato Guttuso
Negli anni Quaranta, Giovanni Testori (1923-1993), prima ancora che come scrittore, è noto ai più come pittore, solidale con l’esperienza della scuola milanese uscita da “Corrente”, compagno di strada di Ennio Morlotti, Bruno Cassinari e Renato Guttuso.
Nel 1948, realizza quattro affreschi nelle vele della cupola presbiterale della chiesa di San Carlo al Corso a Milano. L’opera non viene apprezzata dai vertici del convento: un’apposita commissione decreta il “contrasto con gli ambienti della Basilica” e ne dispone la copertura.
La delusione di Testori è forte, tanto da alimentare un’insoddisfazione crescente che lo porta a distruggere gran parte dei dipinti realizzati fino ad allora e ad abbandonare la pittura per quasi vent’anni.
La mostra Crocifissione '49. I disegni ritrovati nasce dalla recente e importante scoperta di 26 disegni che mostrano il processo creativo sfociato negli affreschi di San Carlo. Unico caso nella produzione pittorica di Testori, il prezioso gruppo di carte permette di seguirne passo passo il processo creativo, in un momento di grande ricerca formale e iconografica.
In mostra, inoltre, una delle rare opere scampate alla distruzione: la Crocifissione firmata e datata 1949 che rappresenta il più importante dipinto di Giovanni Testori.
A cura di Davide Dall'Ombra.
La mostra è realizzata con la preziosa collaborazione dell'Associazione Giovanni Testori.
organizzazione: Mart Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto