Giuseppe Capogrossi
Giuseppe Capogrossi (1900-1972)
Capogrossi nasce a Roma il 7 marzo del 1900, la sua è un'antica e nobile famiglia romana che lo avvia agli studi classici fino alla laurea in Giurisprudenza. Ma la figura determinante negli anni della giovinezza è il fratello della madre, Pietro Tacchi Venturi, segretario generale della Compagnia del Gesù e noto storico delle religioni, che lo introduce nello studio professionale di Giambattista Conti, affreschista e grafico come apprendista. Qui impara a disegnare, a dipingere dal vero composizioni di oggetti, a fare i ritratti dei compagni di lavoro ed eseguire copie delle opere di Michelangelo e Piero della Francesca.
Ben presto pero' abbandona questo lavoro per inserirsi nell'ambiente artistico romano e studiare alla scuola di nudo di Felice Carena, in quel tempo tra le più accreditate di Roma.
Giunge in breve tempo ad elaborarare una pittura figurativa e tonale che si ricollega a fonti classiche italiane, specie Piero della Francesca.
Espone le sue opere nel 1927 in una collettiva con Scipione, Mafai e Ceracchini, e in seguito fonda con Cagli e Cavalli l'"Ecole De Rome", così chiamata in occasione della mostra alla Galleria Bongjan di Parigi, nel 1933.
In questo periodo avvia una trasformazione nella sua ricerca pittorica: il colore si accende nelle gamme dei rossi, viola e arancio, e la pennellata si anima. Nelle sue opere ora si avverte la tendenza ad una riduzione dei temi e ad una progressiva elaborazione del medesimo motivo: è la maturazione di quel processo di graduale evoluzione dal realismo all'astrattismo, che Capogrossi concluderà solo alla fine degli anni '40.
La progressiva liberazione del segno e del colore dallo schema figurale, portano l'artista ad esporre nel 1950 i suoi primi dipinti di indirizzo non oggettivo: la sua pittura figurativa e tonale, densa di contenuti poetici scompare per diventare poesia nel senso tecnico e strutturale del termine, come movimento metrico e tessitura ritmica.
Fonda con Ballocco, Burri e Colla il gruppo "Origine", mentre particolari esigenze espressive lo portano nel 1953 ad aderire al gruppo spaziale di Milano.
Il modulo grafico ricorrente in tutte le sue opere dal 1950 in poi, la famosa sigla trina (variamente interpretata quale simbolo, ideogramma ecc, ma più probabilmente solo segno, nota musicale e cromatica) si moltiplica sullo spazio della tela in diverse ed originali composizioni, a creare armoniosi insiemi e ritmiche serie.
Nel 1964 Capogrossi dichiara di essere semplicemente in una fase più avanti del figurativo, in cui le forme naturali non sono più imitate ma assimilate. Negli anni del dopoguerra le sue ricerche sul segno lo affermeranno come uno dei maggiori esponenti dellInformale in campo internazionale. Nel 1974 la Galleria Nazionale d'Arte Moderna gli allestisce un'antologica della sua intera attività.
Claudio Benzoni
Le Gallerie d'Arte dell'ASPART aprono la loro stagione espositiva 2002/2003 con la rassegna "Contemporaneamente. Insieme per l'arte". Le Gallerie inaugureranno infatti contemporaneamente le mostre personali dei rispettivi artisti venerdì 13 dicembre alle ore 16.00 a Mezzolombardo e alle 18.30 a Trento.
L'Aspart è una associazione culturale nata per iniziativa di sei gallerie d'arte di Trento. Non è un'associazione a fine di lucro, ma una realtà che desidera armonizzare le singole risorse, le capacità e le diverse esperienze degli stessi associati, per promuovere l'arte contemporanea. Iscritte sono le seguenti gallerie che si occupano a tempo pieno di Arte Moderna e Contemporanea: Galleria d'Arte Argo, Galleria d'Arte II Castello, Galleria d'Arte II Cenacolo, Galleria d'Arte L'Isola, Studio d'Arte Raffaelli, Studio Patrizia Buonanno Arte Contemporanea