Giuseppe e i suoi fratelli
ANNULLAMENTO della tournée italiana della Compagnia del Teatro Thàlia e del Balletto Ungherese dei Festival
I biglietti venduti saranno rimborsati alla cassa del Teatro Auditorium aperta dalle 10 alle 19 dal lunedì al sabato ed alla cassa del Teatro Sociale dal lunedì al sabato dalle 16 alle 19
Gli abbonati ad InDanza potranno usufruire di uno spettacolo sostitutivo, in via di definizione, che verrà proposto nel corso della Stagione
Coreografia, regia e direzione artistica di Ivàn Markò
musiche originali di Goran Bregovic e arrangiamenti di musiche popolari arabe ed egizie
scenografia e costumi di Krisztina Berzsenyi
allestimento scenico di Jànos Hani
Ho sentito per la prima volta la storia di Giuseppe e i suoi fratelli alletà di sei anni da mia nonna, nativa di Tokaj. Come bambino, fui catturato dalla personalità di Giuseppe, egli per me simboleggiava lelezione, la purezza, lamore per la famiglia, la bellezza, la carriera. Più tardi, alletà di quattordici anni, ho letto il meraviglioso romanzo di Thomas Mann, Giuseppe e i suoi fratelli.
Questo capolavoro rafforzò la mia convinzione di dovere raccontare e danzare questa storia eterna con il linguaggio della danza e del teatro. Ma ciò che si desidera così tanto diventa difficile da realizzare. Ci sono voluti quasi trentanni di attesa prima che osassi dar forma alla visione presente nella mia immaginazione.
Alla fine del ventesimo secolo, per un ballerino coreografo, Giuseppe impersona nello stesso tempo le tradizioni del passato e i momenti del presente. Così Giacobbe diventa un maestro di ballo, Giuseppe il suo preferito, il primo ballerino, i fratelli saranno dei colleghi e Putifar lo sponsor principale della compagnia: la storia inizia quindi nei nostri giorni. In un corpo di ballo, la cui vita, nelle relazioni umane e nelle passioni è simile a quella della storia antica. La gelosia, il potere del danaro, il desiderio di affetto, i sentimenti estremi, la vanità, la fede in Dio e nellarte sono i moventi delle azioni umane nel passato come nel presente.
Dal presente torniamo alla storia antica con laiuto dellAngelo, che guida lazione per tutta la durata dello spettacolo, egli è il rappresentante di Dio e del destino, è unentità guerriera, dura, sovrumana che costringe Giacobbe alla lotta, aiuta Giuseppe nei suoi momenti di disperazione e compie la giustizia divina e umana.
La verità per Giuseppe è lapice della carriera come sovrintendente di Faraone, per Giacobbe è lottenere il nome di Israele, per Giuseppe lassimilazione alla corte e al potere egiziano, per Giacobbe leterna lotta per Dio e per noi, artisti, uomini, sono esempi su cui riflettere per comprendere la nostra vita, la nostra famiglia, la nostra fede, la nostra lotta eterna per raggiungere i nostri desideri.
Ivan Marko
DATA INIZIO PREVENDITA: 8 ottobre per gli spettacoli del 2001
2 gennaio per gli spettacoli del 2002 - LUOGHI PREVENDITA: alle Casse dei Teatri Auditorium e Sociale (da lunedì a sabato ore 10-19) o per corrispondenza per rinnovo abbonamenti
alle Casse dei Teatri Auditorium e Sociale (da lunedì a sabato ore 10-19) e Casse Rurali Trentine convenzionate in orario di sportello
COMPAGNIA: coproduzione del Teatro Thàlia e del Balletto Ungherese dei Festival
organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara