Glauco Venier. Tribute to Frank Zappa

Martin France, Klaus Gesing, Chris Laurence, Eric Vloeimans, Pietro Tonolo, Gavino Murgia

Glauco Venier è un pianista che riassume in sé molte doti della sua terra, il Friuli. Riservato e poco appariscente sulla scena italiana, ha però saputo farsi apprezzare da chi lo segue con una certa attenzione per la coerenza con cui ha lavorato ad alcuni progetti dal fascino notevole. Il suo trio con Roberto Dani e Salvatore Majore, formato nel '94, ha rappresentato uno dei momenti più originali e creativi del jazz nazionale ed è stato premiato nel '97 al concorso internazionale di Vienne, in Francia. A questo si aggiungono i lavori svolti sulla musica tradizionale friulana, la collaborazione con Lee Konitz, che ha portato alla registrazione del disco "Ides of March" e quella con Kenny Wheeler, ospite del suo progetto "Gorizia", per jazz band e quartetto d'archi. Attualmente Venier è docente alla cattedra jazz del Conservatorio di Trieste.

Il tributo a Frank Zappa che il pianista porta al Castello di Arco potrebbe spiazzare chi conosce Venier, ma se si scava nel suo background di ascolto, si incontrano anche i gruppi rock degli anni Settanta, come Led Zeppelin e Dep Purple. E naturalmente si incontra Zappa, che secondo Venier "è interessante perché non ha mai voluto prendere posizione. Ha sempre mantenuto una grande apertura mentale nei confronti di tutti i generi musicali. Questo approfondimento sulla sua musica è nato da un lavoro commissionato dal Teatro di Modena e mi ha portato a riascoltare e riscoprire la grande ventata creativa del rock degli anni Settanta. Non ho voluto lavorare sulle partiture, che non sempre sono fedeli, ma ho riascoltato e trascritto alcune delle cose che più mi piacciono di Zappa, tra cui Grand Wazoo, e King Kong. Le cose più vicine al jazz. Spesso Zappa prendeva in giro il jazz, dava spazio al grottesco, ma alcune sue idee sono molto stimolanti e la sua ricerca di un equilibrio tra ambiti liberi e strutture rigide è ancora oggi di grande attualità".