Gottfried Hofer. Arte e turismo nelle Dolomiti tra Otto e Novecento
Una figura singolare di pittore e di appassionato frequentatore della montagna; un artista eclettico che affianca studi metodici ad esperienze artistiche diverse; un conoscitore della natura e un attento osservatore delle piante, degli animali, dei luoghi. È Gottfried Hofer, nato a Bolzano nel 1858 e scomparso a Sills, in Engadina, nel 1932.
Una vita itinerante: da Parigi a Roma, da Brema a Berlino e a Madonna di Campiglio, dove il pittore per molti anni trascorse l'estate assieme alla famiglia, e dove realizzò alcune delle opere più importanti. Dalle capitali europee, dalle ville dei personaggi di spicco dell'epoca e dalla corte degli Asburgo ai pascoli della Val Rendena, e al silenzio d'una piccola capanna sul Monte Spinale che ancor oggi porta il suo nome.
Sono gli anni in cui appare il Novecento, e le Dolomiti di Brenta accolgono i primi passi di quello che diventerà il turismo di massa: turismo del bel mondo germanico, dunque all'epoca ancora d'elite. Le fortune di Madonna di Campiglio devono molto al pittore Gottfried Hofer, presidente della Società di abbellimento apprezzato e intraprendente. È qui che la sua vicenda personale, artistica ed umana s'intreccia con quella delle corti e dei protagonisti dell'epoca.
Oggi Gottfried Hofer ritorna a Madonna di Campiglio: un momento importante, un ritorno emozionante e di gran significato: quest'estate una mostra riunirà, oltre a un'ampia selezione delle sue opere, una raccolta di fotografie, disegni, schizzi, bozzetti, cartoline, lettere e documenti. E' stata realizzata in questi anni da Giovanna Recusani, storica dell'arte e Campigliana d'adozione che in Svizzera ha incontrato la nipote del pittore, Aline Kaufmann, docente universitaria che vive in Messico. Un progetto culturale, accolto e promosso dall'assessorato alla Cultura della Provincia Autonoma di Trento, presenta i risultati della ricerca e la mostra delle opere; l'iniziativa è sostenuta anche dal Comune di Pinzolo, dalla Comunità delle Regole Spinale Manez, dal Comune di Ragoli e dalle Funivie di Madonna di Campiglio.
La mostra è articolata in tre sedi: il nuovo Centro Congressi accoglierà le opere in un originale percorso espositivo; il salone Hofer, ovvero la sala da pranzo dell'Hotel Des Alpes, completamente affrescato dal pittore, sarà aperto al pubblico; e la capanna Hofer sul Monte Spinale (2.103 metri s.l.m.), in quegli anni suo atelier d'alta quota, ospiterà le opere sui fiori e sulla natura di montagna.
Dal 21 luglio al 20 agosto, aperto tutti i giorni.
Centro Congressi ore 16 19; salone Hofer dell'hotel Des Alpes ore 16 19.30; capanna Hofer sul Monte Spinale ore 10 16 raggiungibile agevolmente con la funivia.
Un ciclo di conferenze permetterà di approfondire la conoscenza del pittore e della sua produzione artistica, dell'esperienza umana e degli intrecci con le vicende storiche che s'accompagnarono alla nascita del turismo di massa.
Per la prima volta sono riunite la gran parte delle opere del pittore e una quantità di reperti inediti, e, ugualmente per la prima volta, il salone Hofer dell'hotel Des Alpes è aperto al pubblico: per mostrarsi e farsi conoscere in tutta la sua bellezza.
Seguendo l'attività artistica di Gottfried Hofer, seguendo il suo sguardo attento che volentieri si sofferma sulla montagna e sui suoi mille segreti, si ripercorre il cammino d'una stagione storica di transizione e d'un fenomeno sociale ed economico, il turismo, oggi d'importanza centrale per l'economia e l'identità trentine.
organizzazione: APT Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena - Assessorato alla Cultura della Provincia Autonoma di Trento - Comune di Pinzolo - Trentino spa