Gran Carnevale Asburgico 2002
Arco si appresta a ospitare le celebrazioni festose e fastose della 126ª edizione del suo Gran Carnevale, le origini popolari della tradizione si perdono nella notte dei tempi, ma risale a una data precisa il febbraio 1876, la prima edizione codificata e organizzata dal Comitato Carnevale nato come diretta emanazione dell'allora comitato di cura, al quale va attribuito il merito maggiore per aver saputo lanciare la città come luogo ideale di soggiorno nel verde e nella tranquiliità.
Il messaggio legato all'ambiente naturale impareggiabile e al clima, da allora è rimasto immutato e proprio il fatto di ispirarsi sempre più marcatamente al periodo originario distingue gli appuntamenti carnascialeschi arcensi da tutte le altre, anche più popolari, celebrazioni, che si susseguono in ogni parte d'Italia all'insegna della maschera e dello scatenamento. Sfilate appuntamenti gastronomici serate musicali, rievocazioni di mestiere e costumi, tendono infatti a riproporre l'atmosfera di signorile disincanto che ad Arco si viveva nella seconda metà del secolo scorso, quando al seguito dell'Arciduca Alberto d'Asburgo cugino dell'Imperatore d'Austria e Ungheria Francesco Giuseppe, che vi si fece costruire una splendida residenza, ancor oggi nota come villa arciducale, nella città delle palme e dell'ulivo, usavano trascorrere prolungati soggiorni invernali i più bei nomi della nobiltà e della ricca borghesia mitteleuropea.
Tra gli ospiti illustri richiamati in città dall'arciducale ospitalità, anche Francesco II, ultimo re delle due Sicilie, che vi rimase fino ai suoi ultimi giorni in compagnia della moglie Maria Sofia di Wittelsbach, sorella della Principessa Sissi moglie del Kaiser Francesco Giuseppe.
E immutato è rimasto anche lo spirito, ben sintetizzato dal senechiano "Semel in anno licet insanire" che ancora anima organizzatori e partecipanti.
A capo del governo carnevalesco arcense, al suo tredicesimo mandato biennale consecutivo, il presidente Albino Marchi, sarà affiancato dalla madrina Elisa Di Lavanzo.
Questo per ribadire che il Gran Carnevale di Arco si è ormai definitivamente ritagliata un ruolo sempre più preciso e definito di vetrina delle ambizioni che la città nutre con convinzioni sempre più determinate in campo turistico.
organizzazione: Comitato Gran Carnevale di Arco