Grazie Gesù

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MAGDI CRISTIANO ALLAM
Grazie Gesù. La mia conversione dall’islam al cattolicesimo (Mondadori)

"Per cinquantasei anni ho percepito me stesso come musulmano e, intorno a me, gli altri mi hanno individuato come un musulmano. A cinquantasei anni sono rinato da cristiano azzerando l'identità islamica, che ho consapevolmente e volutamente rinnegato. Dentro e fuori di me tutto cambierà. Nulla sarà più come prima." Nella notte del 22 marzo 2008, durante la veglia pasquale celebrata da papa Benedetto XVI nella basilica di San Pietro, Magdi Allam ha ricevuto dalle mani del pontefice i sacramenti dell'iniziazione cristiana, completando un lungo e sofferto percorso che lo ha spinto a sancire il definitivo distacco dall'Islam, la religione ereditata dai genitori, e da una storia personale di dubbi e lacerazioni. L'evento ha suscitato non solo l'interesse dei mass media di tutto il mondo, ma anche roventi polemiche, alimentate da quanti hanno considerato la decisione di Allam di rendere pubblica la sua professione di fede, e quella del papa di ratificarla, una sorta di "provocazione", un modo di soffiare sul fuoco della "guerra di religione" e dello "scontro di civiltà". "Grazie Gesù" è il racconto di una conversione religiosa, è un grido d'allarme in difesa della sacralità della vita e della dignità e libertà della persona e, insieme, un forte messaggio di speranza per un'autentica cultura del dialogo e della pace.

MAGDI CRISTIANO ALLAM
Magdi Cristiano Allam è vicedirettore ad personam del «Corriere della Sera». È particolarmente attento e appassionato alle tematiche che concernono la realtà dei modelli di convivenza sociale in Occidente, quali democrazia e diritti umani, identità nazionale e cittadinanza, immigrazione e integrazione. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui il Premio Saint-Vincent di giornalismo, l’Ambrogino d’oro del Comune di Milano, il Premio internazionale Dan David e il Mass Media Award dell’American Jewish Committee.


organizzazione: Comune di Moena Assessorato alla Cultura