Gregory Porter Quintet
Stagione Jazz 2013/2014
Gregory Porter Quintet
Gregory Porter voce
Chip Crawford piano
Aaron James basso
Emanuel Harrold batteria
Yosuke Satoh sax
Il cantante statunitense Gregory Porter si presenta al concerto di Rovereto con il proprio quintetto in un momento particolarmente significativo della sua folgorante carriera artistica. La prestigiosa vittoria dell'ultimo suo disco "Liquid Spirit" ai Grammy Awards, i riconoscimenti paragonabili in campo musicale agli Oscar cinematografici, si aggiunge al recente contratto con l'etichetta Blue Note, casa discografica che ha avuto un ruolo di primo piano nella documentazione dei momenti fondamentali nella storia del jazz. A questo si affianca la sempre maggiore considerazione tributata al vocalist da parte della stampa specializzata internazionale e del pubblico.
In lui si vede oggi il più autorevole esponente della grande tradizione vocale afro-americana: quella che parte da Armstrong e transita sul talento di artisti come Nat King Cole, Joe Williams, Marvin Gaye, Johnny Hartman.
La vena artistica di Porter non si limita alla personalità interpretativa ricca di sfumature, alla voce calda, duttile e alla capacità di narrare storie con atteggiamento di volta in volta drammatico o confidenziale. Si esplica anche attraverso le doti di compositore, squisite sia nella costruzione melodica che nella realizzazione dei testi.
Suoi brani come "Real Good Hands", "On My Way To Harlem" e "Be Good" si sono guadagnati la stima e l'adesione emotiva delle platee internazionali. Altrettanto significative e deliziosamente innovative sono le sue interpretazioni di celebri standard della musica jazz, come "I Fall In Love Too Easily", "Lonesome Lover" di Abbey Lincoln e Max Roach, "Skylark", "God Bless The Child". Qui gli ingredienti della musica afroamericana, come il blues, il soul, il rhythm and blues, il funky trovano equilibri in costante variazione, in creativo contrasto.
Nato a Los Angeles nel 1971, Gregory Porter menziona tra le sue prime influenze proprio Nat King Cole, scoperto nella fornitissima discoteca della madre. Attivo fin da studente nei club californiani, Porter fu segnalato dal pianista e compositore Kamau Kenyatta all'attenzione del flautista Hubert Laws, che lo volle inserire in un suo album del 1998, dedicato a King Cole. Questo gli aprì la strada alla partecipazione del musical "It Ain't Nothing But the Blues", presentato a Broadway. Nel corso della sua fulminante carriera, Porter si è incontrato con artisti del calibro di Herbie Hancock, Wynton Marsalis, David Murray, Hubert Laws e Dianne Reeves.
Mercoledì 26 marzo all'Auditorium Melotti di Rovereto, dove il concerto avrà inizio alle ore 21.00, saranno al fianco di Gregory Porter (voce), Chip Crawford (pianoforte), Yosuke Satoh (sax alto), Aaron James (contrabbasso) ed Emanuel Harrold (batteria).
organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara