Guidati da una stella

Mostra

Adorazioni incisive dalla collezione vescovile di stampe

La mostra riguarda riguarda una selezione di incisioni su legno e rame che fanno parte della Collezione vescovile di stampe: si tratta di un’importante raccolta riunita dai Principi Vescovi di Trento a partire dal XVIII secolo. Consta di circa 5.000 esemplari realizzati tra il XVI e il XIX secolo dai più famosi incisori italiani, tedeschi, fiamminghi, francesi ed inglesi. La stretta selezione operata in vista dell’esposizione natalizia riguarda incisioni realizzate tra ‘500 e ‘800 da artisti italiani accomunate da uno stesso tema iconografico: la Natività, l’Adorazione di Magi e dei pastori. Si tratta di stampe di invenzione - tra le quali si segnala l’Adorazione dei Magi di Pietro Testa (1640 ca.) e le Natività di Bartolomeo Biscaino (1655) - ma soprattutto di stampe di riproduzione, ovvero di incisioni tratte da famose opere pittoriche. È il caso, ad esempio, della xilografia incisa tra il 1534 e il 1540 da Giovanni Britto, xilografo di origine tedesca ma attivo a Venezia presso la bottega di Francesco Marcolini, che riprende l’Adorazione di pastori eseguita da Tiziano tra il 1532 e il 1534, oggi conservata presso la Galleria Palatina di Firenze; oppure del bulino inciso nel 1579 in sette lastre da Agostino Carracci che riproduce un disegno in chiaroscuro di grande formato eseguito da Baldessare Peruzzi tra il 1522 e il 1523 per il conte Giovanni Battista Bentivoglio; o ancora della stampa, derivata dal dipinto di Paolo Veronese eseguito per la cappella dei Setaioli nella chiesa dei Crociferi a Venezia, realizzata nel 1667 da Giacomo Barri, incisore attivo a Venezia
La chiave di lettura proposta al visitatore è essenzialmente iconografica: si cercherà infatti di evidenziare le differenti soluzioni figurative fornite dagli artisti nell’affrontare uno stesso tema, la Natività, ricercando al contempo nell’ambito della letteratura religiosa le relative fonti di ispirazione. Com’è noto, nei Vangeli canonici l’episodio relativo alla nascita di Gesù viene trattato solo da Luca e Matteo i quali, tuttavia, forniscono una narrazione asciutta ed essenziale dei fatti. Fu probabilmente la brevità e il carattere poco particolareggiato di questi testi a indurre altri autori ad ampliare il racconto con nuovi elementi. Gli artisti attinsero soprattutto dai Vangeli apocrifi, dalla Legenda aurea di Iacopo da Varazze (seconda metà del XIII sec.), dalle Meditazioni sulla vita di Cristo redatto da un anonimo francescano del ‘300, da La storia dei Re Magi di Giovanni Hildesheim(seconda metà del XIV sec.). Ecco allora comparire il bue e l’asino, assenti nei vangeli canonici; ecco mutare l’ambientazione della scena della Natività (dalla grotta delle raffigurazioni più antiche, alla capanna-stalla, alla casa in rovina, al "caravanserraglio", un luogo riparato dove i viandanti potevano alloggiare, dormendo su un piano sopraelevato, al disotto del quale venivano ospitati gli animali al seguito, proposto dal Tintoretto per la sala Grande della Scuola di San Rocco a Venezia); ecco precisarsi atteggiamenti e ruolo dei personaggi coinvolti nella scena.

Alla mostra si affiancano visite guidate condotte in contemporanea con adulti e bambini. Per gli adulti si proporrà una lettura delle incisioni esposte, associata ad una proiezione di diapositive relative ad importanti opere pittoriche che bene esemplificano le varianti iconografiche proposte attraverso i secoli dai grandi artisti. Con l’aiuto dell’operatore didattico, i bambini affronteranno invece la lettura delle opere esposte in museo (dipinti, sculture, miniature, arazzi) relative al tema natalizio: il percorso si concluderà in aula didattica, dove i bambini saranno invitati, prendendo spunto anche dalle immagini analizzate, a proporre con un disegno una propria, personale interpretazione del Natale.


organizzazione: Comune di Trento - APT di Trento - collaborazione di Consorzio Trentino Esposizioni, Consorzio Trentino Iniziative, Musei di Trento, Consiglio Provinciale