Guitar and Mandolin Chamber Orchestra Het Consort
La Federazione Mandolinistica Italiana/Trentino-Alto Adige ed il Comune di Ala, con il patrocinio della Cassa Rurale Bassa Vallagarina, hanno promosso l'organizzazione di due concerti in omaggio al compositore alense Giacomo Sartori (nato ad Ala il 8.3.1860 - morto a Trento il 25.3.1946), noto compositore di musica per gruppi ed orchestre a plettro fra la fine dell'800 e l'inizio del 900 e definito dalla critica "il Lehar del mandolino".
Il primo concerto si terrà sabato, 24 settembre 2005, alle ore 21.00 al Teatro "Giacomo Sartori" (ingresso libero) e vedrà sul palco la Guitar and Mandolin Chamber Orchestra "Het Consort", diretta da Alex Timmermann, formazione dei Paesi Bassi composta da una dozzina di giovani musicisti, di recente costituzione (1990), ma che già può vantare un ricco curriculum di concerti nel proprio Paese che all'estero (Danimarca, Belgio, Spagna, Francia, Germania), anche in Italia avendo suonato nella città di Arpino nel 2003.
Il programma del concerto prevede musiche di Raffaele Calace, Arrigo Cappelletti, Yasuo Kuwahara, Luca Mereu, Georg Friedrich Händel, Gioacchino Rossini con la première italiana del "Concerto per orchestra a pizzico" composta e dedicata all'orchestra olandese dal compositore greco Victor Kioulaphides. Di Giacomo Sartori verrà eseguito l'intermezzo "Canestro di fiori". Mandolinista solista sarà il 25enne Sebastiaan de Grebber. Dunque una serie di brani che spazieranno dalle più classiche trascrizioni per orchestre a plettro fino alla musica di compositori contemporanei per un concerto che promette d'essere di sicuro interesse per gli appassionati di musica di tutta la regione alla riscoperta della musica a plettro, che, fra la seconda metà del XIX e l'inizio del XX secolo, conobbe una grande diffusione in tutto il Trentino.
Guitar and Mandolin Chamber Orchestra Het Consort
Direttore Alex Timmerman
Primi mandolini: Sebastiaan de Grebber, Yolanda Döpp e Pauline Ulderink
Secondi mandolini: Marian van Dijk e Margreet van Litsenburg
Mandole: Helma Damman-Ruitenberg e Ruth Rouw
Mandoloncello: Niels Godart
Chitarre: Frido Kuijlman, Robert Streef e Tom Edskes
Chitarrone moderno: Marianne Timmerman-Hollander
Programma
Georg Friedrich Händel (1685-1759) Suite in d-mineur
Allemande - Courante - Sarabande varie and Gigue
Gioacchino Antonio Rossini(1792-1868) Ouverture* (from: Il Barbière di Sevilla)
Giacomo Sartori (1860-1946) Canestro di Fiori
Raffaele Calace (1863-1934) Mazurka Op. 141
Arrigio Cappelletti (1877-1946) Mistica
Raffaele Calace (1863-1934) Concerto per Strumenti a Plettro Op. 155
Mandolino soloista: Sebastiaan de Grebber
PAUSA
Victor Kioulaphides (1961) Concerto per orchestra a pizzico
Sinfonia: Allegro energico
Notturno: Adagio molto
Rondo: Allegro spiccato Telemanniana
Yasuo Kuwahara (1946-2003) The Song of Japanese Autumn
Luca Mereu (1963) Suite Greca
Stifteteli - Hassapiko - Zeibekiko
Kalamatianos - Ballos
GIACOMO SARTORI (Ala 8.3.1860 - Trento il 25.3.1946)
dal "Dizionario dei Musicisti nel Trentino" a cura di Antonio Carlini e Clemente Lunelli, 1992, Comune di Trento - Biblioteca Comunale di Trento, Grafiche Artigianelli, Trento
Compositore, organista, maestro di banda, direttore d'orchestra. Figlio di Domenico, barbiere, e di Edvige Lutteri. Avviato alla professione paterna, iniziò a suonare il mandolino da autodidatta, scrivendo la sua prima composizione a 18 anni. Nel marzo del 1881 si iscriveva quale "apprendista di violino" alla Società Musicale di Ala. Approfondì quindi gli studi musicale a Rovereto, allievo di Tito Brogialdi per il violino e Giovanni Toss per la composizione. Ad Ala, dove continuava a risiedere, divenne ben presto l'animatore della vita musicale cittadina prestandosi spesso, in sostituzione dei maestri titolari, alla direzione ed istruzione degli allievi nella Banda sociale e suonando l'organo della parrocchiale. La prima esibizione pubblica nota risale al 26 gennaio del 88 nella sala della Filarmonica ad Ala, interprete al violino di una fantasia da "Roberto il Diavolo" di G. Meyerbeer con Lorenzo Frelich al pianoforte. Nel 89 si sposava con Elvira Wagmeister di Appiano dalla quale ebbe 4 figli. La I guerra mondiale lo vide profugo a Verona, dove suonò spesso quale primo violino in concerti sinfonici. Finita la guerra, nel 1919 non ritornò ad Ala, ma si trasferì a Trento presso la figlia, dedicandosi completamente alla musica. Qui fino al 38 diresse, al posto di Vigilio Kirchner, il complesso orchestrale mandolinistico "Club Armonia" esibendosi in molti centri del Trentino-Alto Adige e in varie città d'Italia. Perfetto conoscitore degli strumenti a plettro cominciò a scrivere per mandolini e chitarre (da soli, in quartetto o in gruppi orchestrali) una serie di composizioni stampate con regolarità soprattutto sul giornale torinese "Il Mandolino", dal 1894 al 1939, e sulle pagine del milanese "Mandolinista italiano". I suoi lavori (per i quali risultò ben 7 volte vincitore di concorsi) si affermarono in tutto il mondo. Numerosi clubs mandolinistici esteri vennero intitolati al suo nome al quale si aggiunse la specificazione di "Lehar del mandolino". Destinate ai numerosi complessi di dilettati degli strumenti a plettro, largamente diffusi in tutta Europa fino alla seconda guerra mondiale, le sue musiche rispettano la tradizione melodico-popolare italiana con venature malinconiche nelle "elegie" e "serenate", leggerezza e brio nei ballabili, nel segno, sempre, di una immediata godibilità. Particolarmente famoso divenne nel Trentino l'"Inno di Katzenau"; altri inni furono scritti per il Veloce Club, il Club Armonia, e, già nel 1900, per le Fiamme Gialle di Verona (l'"Inno al Finanziere"). In segno di omaggio la città di Ala gli ha dedicato il proprio Teatro.
129 partiture in: "Il Mandolino", Torino, Giovanni Monticone, 1894-1939; 9 per mandolino e chitarra, 43 per quartetto, 13 per orchestrina a plettro, 7 per chitarra sola, 1 per due chitarre con mandoloncello, 56 per due mandolini e chitarre ; fra questi 41 valzer, 13 marce, 13 mazurke, 3 fox-trot, 10 serenate, 2 tanghi, 1 java, 13 polche, ecc. spesso con titoli di fiori. 31 partiture tra le quali 14 fra fantasie, valzer, marce, ecc. publicate in Svizzera, Luchsingen, C. Notari (in "Mandolinismo"), 6 a Milano, A. Monzino e Garlandini (in "Il Mandolinista italiano") e 11 in edizioni varie, fra cui Trento (G. Migliarini e M. Gottardi) e Firenze (A. Farlivesi e C.). Composizioni musicali, già presso gli eredi, donate alla Biblioteca comunale di Ala nel 1990: 15 riduzioni da opere celebri - Ave Maria a 2 voci (Pinè, 44) - 2 "Serenate" per 2 mandolini e 2 chitarre per la commedia "Vecie storie" di Dante Sartori - "Al Bambino Gesù" per voce e armonio (1942) - Il temporale per canto e armonio (novembre 1906) - brani senza titolo per armonio o organo.
organizzazione: Federazione Mandolinistica Italiana/Trentino-Alto Adige - Comune di Ala - con il patrocinio della Cassa Rurale Bassa Vallagarina