Hamilton De Holanda Quintetto
Garda Jazz Festival 2010
Hamilton De Holanda Quintetto
Hamilton de Holanda, mandolino a 10 corde
Gabriel Grossi, armonica
Daniel Santiago, chitarra
André Vasconcellos, basso
Marcio Bahia, batteria
Degno successore dei grandi mandolinisti Jacob do Bandolim, Joël Nascimento e Armandinho Macedo, il giovane Hamilton de Holanda, nato nel 1976, sta rivoluzionando lo strumento emblematico dello choro, il mandolino, al quale ha aggiunto una quinta doppia corda - portando il loro numero da 8 a 10 - e sul quale ha sviluppato una polifonia completa, soprattutto in solo, e un'espressività sonora e percussiva arricchite. La sua carica inventiva è inesauribile e il suo suono potente e preciso. Come Egberto Gismonti, Hermeto Pascoal e Astor Piazzolla, Hamilton si allontana dallo stile tradizionale utilizzando un approccio più jazzistico, ma mantenendo la forza espressiva dei grandi. La sua musica è sempre innovativa.
Il suo talento oltrepassa velocemente le frontiere brasiliane: nel dicembre del 2001, Hamilton gareggiando con la crème degli interpreti brasiliani di musica erudita e musica improvvisata, vince il Premio de Musica Icatu in entrambe le discipline, che gli varrà una borsa di Studio alla Cité des Arts di Parigi sino a febbraio 2003. Durante questa permanenza stabilirà un ponte con il Vecchio Continente dove, da allora, continua a realizzare tourneés e importanti collaborazioni.
Con una libertà assoluta ha saputo costruire la sua personalità a partire da elementi presi dal suo ambiente naturale, da numerosi incontri interculturali e da un percorso ricco di esperienze importanti. Hamilton si ispira tanto al repertorio classico quanto a quello del jazz o della musica popolare brasiliana. Dimostra una maturità sorprendente che si manifesta nella sua estrema duttilità: suona con la stessa scioltezza sia con un'orchestra sinfonica che con artisti come Buena Vista Social Club, Cesaria Evora, Djavan, John Paul Jones, João Bosco, Zelia Duncan, Mike Marhall, Stanley Jordan, Ivan Lins o Richard Galliano che in solo sul palco.
E fondatore e professore della Escola Brasileira de Choro Raphael Rabello (grande chitarrista scomparso prematuramente), a Brasilia.
Nel 95 vince il premio come miglior interprete nel II Festival de Choro do Rio de Janeiro e fra i compositori si classifica una sua composizione Destroçando a macaxeira, tema che darà il titolo al primo CD Dois de Ouro, pubblicato nel 97.
Allinizio del 2001 è pubblicato il Cd Luz das Cordas con Marco Pereira, con grande successo di pubblico e di critica. Nel dicembre dello stesso anno vincerà, il Premio Icatu Hartford de Artes 2001, come miglior strumentista del Brasile, che gli consentirà un anno di permanenza a Parigi.
Nel Giugno del 2002 realizza una tournée brasiliana per la promozione del suo primo Cd solista Hamilton de Holanda, in omaggio ai suoi maestri del mandolino.
Innumerevoli le tournée in tutto il mondo, in solo, in duo con Marco Pereira, o col suo gruppo, formato da Daniel Santiago (chitarra), André Vasconcellos (basso) e Marcio Bahia (batteria) col quale ha inciso "Musica das nuvens e do chão" .
Nel 2005 ottiene la consacrazione internazionale. Dopo una esibizione al Midem, dove interpreta duetti memorabili con la star nascente Seu Jorge, realizza tournées in duo con Richard Galliano e con Mike Marshall.
Nel 2006, Hamilton de Holanda Quartet si ribattezza quintetto Brasilianos con larrivo di Gabriel Grossi allarmonica.
Usciranno i Cd Brasilianos per letichetta Biscoito, Samba do Avião prodotto da Maxine Productions per letichetta Kind of Blue Records
organizzazione: Cooperativa ArteMusica