Henry Treadgill & Zooid (Usa)

Musica jazz

Itinerari jazz a Trento e Rovereto 2008

Henry Treadgill & Zooid USA
Henry Threadgill, alto sax- flauto
Liberty Ellman, chitarra
Stomu Takeishi, contrabbasso
Dana Leong, cello - trombone
Jose Davila, tuba – trombone
Elliot Kavee, batteria

Sassofonista, flautista e compositore dagli interessi poliedrici, Henry Threadgill e una figura al punta tra i musicisti scaturiti dalla Associazione AACM di Chicago, che negli anni Sessanta ha rappresentato un momento propulsivo nell'esplorazione di nuovi percorsi musicali, con il lavoro di personalità come Muhal Richard Abrams, Anthony Braxton, Roscoe Mltchell. Innovatore ardito e incuriosito da ogni avventura sonora, Threadgill ha caratterizzato la propria composizione sviluppando sia gli aspetti della musica colta europea, che quelli afroamerlcani, legati a Scott Joplin, alla vitalità del gospel e del jazz di New Orleans, alla eterofonia di voci strumentali che si intrecciano in un dialogo serrato e variopinto. Tali componenti sono filtrate da una sensibilità contemporanea, in cui vengono messi a reagire materiali e linguaggi diversi, a volte In forte contrasto di ritmo e di tonalità, sempre con grande rigore di scrittura e uno spiccato gusto per la spregiudicata mescolanza del timbri. I suoi progetti, dal sestetto negli anni ottanta a Very Very Circus nei Novanta, fino a Zooid e Make a Move, hanno rappresentato le sfaccettature di un pensiero coerente e aperto agli stimoli più diversi. Very Very Circus, dall'organico originale con due bassi tuba, due chitarre, tromba, trombone e batteria, può essere considerato il diretto antecedente di Zooid. Ma in Zooid si cerca una maggiore dialettica tra fiati (sax, flauto, tuba, trombone) e strumenti a corda: chitarra e chitarra basso. Questa tavolozza offre al musicista una possibilità ancora maggiore di mescolare le proprie carte timbriche ed espressive, di spostare il peso specifico dalle corde al fiati, intrecciando elementi afroamericani, lirismo agrodolce e vitalità circense. Lo stesso Threadgill definisce Zoold in modo suggestivo: "Un corpo organizzato che ha movimenti indipendenti dentro un organismo pulsante". Come solista, Threadgill cita tra le prime influenze quella di Lester Yòung e Wardell Gray, ma il suo stile al sax alto e al flauto tiene conto della lezione esemplare di Erlc Dolphy, e si allinea su una direttrice che lo accosta ad altri grandi artisti della sua generazione, come Jullus Hemphill e Oliver Lake.

Informazioni sulla prevendita

Il giorno del concerto dalle ore 19.30 presso Auditorium Melotti


organizzazione: Comune di Rovereto Assessorato alla Cultura - Comune di Trento Assessorato alla Cultura - Provincia Autonoma di Trento Assessorato alla Cultura - Centro Servizi Culturali S. Chiara