Hollywood ending

Cinema

Usa, 2002
Durata: 114'
Genere: Commedia
Regia: Woody Allen
Cast: Woody Allen, George Hamilton, Tèa Leoni

A Val Waxman, un regista che non gira film da tanti anni, viene fatta la irresistibile proposta di tornare sul set. Peccato che a fargliela siano la sua ex moglie e il produttore che lei ha sposato dopo il divorzio. La tensione per Val è talmente grande che una cecità psicosomatica lo colpisce constringendolo a chiedere l'aiuto alla sua ex moglie perché la troupe non se ne accorga.

Un tempo Val Waxman era un famoso regista, ma ormai per tirare avanti è costretto a dirigere spot televisivi. Quando finalmente arriva la grande occasione di girare un nuovo film che potrebbe rilanciare la sua carriera, perde la vista per cause psicosomatiche. Grazie alla complicità della ex moglie trova il modo per realizzare ugualmente il film senza che gli altri si accorgano della sua cecità.
Si vede quando un umorista è in forma. Woody Allen, in Hollywood Ending mette in piedi un film un po' facile, un po' farsesco, come d'altra parte lo era “La maledizione dello scorpione di giada”, il suo precedente. E si mette a giocare con il suo giocattolo preferito, il cinema, e con l'altro giocattolo preferito, fin dai tempi di Manhattan: i rapporti amorosi passati, un po' presenti, e forse persino futuri, le ex mogli, i carichi di rancori pronti a disperdersi nel mare di una cena di lavoro. Woody si lancia nell'avventura del film nel film. Sarà anche un film contro Hollywood, ma ancora di più, Hollywood Ending è un film contro le manie, i vezzi, i diktat del cinema presunto d'autore. Soprattutto, è un film in cui Allen se la prende con chi lo vorrebbe per sempre quello di Manhattan: chi, se non lui, poteva prendere in giro un regista che vuole fare New York in bianco e nero, magari con la musica di Cole Porter o di Irving Berlin?


organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino - Comune di Ala