Honorè Daumier. Le calze blu
Daumier è un grande personaggio del panorama artistico francese. Il suo primo interesse nasce per la litografia, tecnica di incisione che si adatta alla diffusione a stampa. Come incisore, Daumier iniziò la sua attività nel 1831 collaborando alla rivista satirica francese «La Caricature». Per questo giornale produceva vignette satiriche, sperimentando in senso espressivo la deformazione caricaturale. La sua attività di caricaturista gli procurò notevoli guai giudiziari, finendo condannato ed imprigionato in più occasioni, determinando, in alcuni casi, anche la chiusura dei giornali per i quali collaborava. Conseguenza, tutto ciò, della profonda carica espressiva e di denuncia sociale e di costume sempre presente nelle sue opere. Dal 1860, ad oltre cinquant'anni, iniziò la sua attività di pittore. Ed anche in questa attività sono presenti quegli elementi caratteristici della sua attività di incisore: il tratto molto inciso e netto, la deformazione espressionistica, la satira di costume tipico della caricatura.
Honoré Daumier
(Marsiglia 1808 - Valmondois 1879)
Scultore, pittore, litografo e caricaturista francese. Trasferitosi a Parigi con la famiglia nel 1816, trovò impiego come fattorino di un ufficiale giudiziario. Iniziò a dedicarsi al disegno collaborando in qualità di vignettista con il giornale antigovernativo "La Caricature". Le sue tavole di satira politica, energiche e spietate, gli valsero una serie di arresti: il primo nel 1832, per aver rappresentato il re, Luigi Filippo, come Gargantua (il leggendario gigante eroe del capolavoro di François Rabelais). L'anno seguente realizzò alcuni busti caricaturali in creta, che colpivano vizi e tic della compiaciuta società borghese. Quando nel 1834 la censura costrinse a chiudere "La Caricature", anche a causa delle litografie satiriche di Daumier (come Il ventre legislativo, La libertà di stampa, La tumulazione di La Fayette e La rue Transnonain), l'artista marsigliese passò a lavorare per il nuovo giornale "Le Charivari", in cui erano confluiti tutti i giornalisti della vecchia testata. Negli anni Quaranta e Cinquanta affiancò alle litografie di satira politica numerosi disegni e stampe dedicate a una lucida analisi delle realtà sociali, spesso dei ceti più bassi. Risale inoltre al 1850 la famosa statuetta Ratapoil, ispirata a Luigi Bonaparte. Intorno al 1860 decise di consacrarsi principalmente alla pittura, influenzato dagli amici Camille Corot e Jean-François Millet. Vicini alle opere di quest'ultimo sono Lavandaia (1860-1862, Louvre, Parigi) e Il vagone di III classe (1862 ca., Collezione Nakalar, Boston) nel quale si attua una felice sintesi tra disegno e colore, attraverso un chiaroscuro di tonalità calde. Grande e prolifico disegnatore, Daumier produsse, anche per necessità economica, circa 4000 litografie, 300 disegni e 200 dipinti (ricordiamo, oltre ai già citati, L'amatore di stampe, 1857-1860, Petit Palais, Parigi, e le numerose tele ispirate al personaggio di Don Chisciotte). Rifiutò la Legion d'Onore e mori in miseria. Ebbe molti imitatori, ma nessuno seppe uguagliare l'incisività del suo stile.
Verso la metà dell' Ottocento a Parigi si affermò con forza la litografia come mezzo economico per riprodurre immagini in grandi quantità,
adatto quindi per l'illustrazione di libri o periodici. Honoré Daumier divenne il più autorevole esponente della satira di costume e politica, interpretando il malcontento della piccola borghesia; su riviste come "Le Charivari" colpì il regno corrotto di Carlo X, i grandi avvocati, gli aristocratici.
Le opere qui presentate appartengono alla serie Les Bas Bleus una serie completa di quaranta litografie originali eseguite nel 1844 e pubblicate a Parigi dal Charivari nello stesso anno.
organizzazione: Casa degli Artisti Giacomo Vittone - Comuni di Tenno, Riva, Arco - in collaborazione con P.A.T., Ingarda Trentino, Cassa Rurale Alto Garda, Fondazione Giacomo Vittone