I Concerti della Domenica
5 gennaio - 2 marzo 2003
XX Stagione
XX edizione de "I Concerti della Domenica": un appuntamento che è diventato "tradizione", gradita da un pubblico appassionato sia per i contenuti musicali, sia per le modalità di esecuzione e l'orario che arricchisce le mattinate della domenica dei cittadini e degli ospiti della città di Trento.
Giovani artisti, o solisti in gruppo, eseguono musica da camera, brani lirici, concerti pianistici.
In particolare, l'edizione 2003 si ricollega, in maniera significativa, al Progetto Culturale "Il Trentino e l'Europa. Culture allo specchio tra storia e presente", proponendo un programma che dedica molto spazio alla musica del '700, partendo da W.A. Mozart, ma cercando di rappresentare l'insieme del Settecento europeo con musiche di A. Scarlatti, A. Vivaldi, G.F. Händel, D. Cimarosa, G. Paisiello.
I Concerti della Domenica festeggiano così il loro ventesimo compleanno nella maniera più adatta a ricevere un riconoscimento della specifica funzione essendo a pieno titolo interni alla proposta culturale complessiva del territorio cittadino.
Micaela Bertoldi
Assessora alla Cultura, Biblioteche, Politiche per la Pace e pari opportunità Comune di Trento
Da una parte la grande tradizione cameristica della cultura musicale d'area tedesca, dal ceppo viennese ai maggiori autori romantici, dall'altra l'attenzione alla produzione strumentale francese del Novecento, tra le più comunicative nel secolo delle sperimentazioni. Quindi un ampio orizzonte di offerta vocale: dal repertorio polifonico rinascimentale alla coralità romantica tedesca, dall'opera barocca a quella classica, tra matrici italiane e declinazioni europee, per giungere, in una estensione fuori le mura dei generi consacrati, nei territori americani del musical, del song d'autore, dello spiritual nero. Un consapevole incontro di generi, un voluto coinvolgimento di più espressioni: tutto questo camerismo classico e romantico, coralità rinascimentale e ottocentesca, opera barocca, opera classica e musical si fa proposta culturale nei Concerti della Domenica.
Ancora una volta, e con particolare interesse, i Concerti raccolgono talento e impegno di giovani interpreti cresciuti nelle esperienze formative trentine e in momenti di specializzazione dentro sedi nazionali. Cifra distintiva della rassegna, tale determinata volontà di dare spazio all'espressione coglie un duplice ambito di aspettative: quello degli artisti emergenti e quello di un pubblico di ama tori, cui i concerti offrono occasioni gratificanti di ascolto, in una fascia oraria favorevole ad una utenza allargata ai più giovani e ai meno. Il tutto con puntuale cura della qualità. Un circolo virtuoso, insomma, si è innescato e vive felicemente da vent'anni.
Nella nuova stagione si apprezzano capolavori per quartetto d'archi di Haydn e Beethoven, accanto al quintetto di Schumann, pagina romantica tra le più acclamate, e composizioni di Mozart, di Beethoven, di Brahms, con accanto al pianoforte il violino o il clarinetto, in una carrellata di capolavori assoluti. Della cultura francese parlano le penne raffinate di Debussy, Poulenc e Jean Francaix, con opere per il pianoforte o il clarinetto accompagnato. Un cast vocale giovane presenta in forma di concerto Le Nozze di Figaro, mentre due artisti orientali cresciuti alla scuola di Chu Tai Li portano arie d'opera firmate da Vivaldi e Handel, e ancora da Cimarosa, accanto ad arie mozartiane, a tracciare una lettura del Settecento vocale. Ambito, questo, esteso da un secondo recital che aggiunge Scarlatti, Paisiello, Gluck, con tre nuove voci espresse dall'Istituto musicale pavese.
Formazioni corali trentine di rigoroso impegno si incontrano nel programma polifonico, tra madrigali dei massimi esponenti della cultura rinascimentale in musica e canti spirituali e mottetti di Schubert, Mendelssohn e Brahms. Ancora dallo humus musicale trentino accademico, ma per movimenti trasversali e pieni di curiosità, deriva l'appuntamento con la voce e il pianoforte, dedicato in gran parte al genere leggero americano, con firme di assoluto prestigio, da Gershwin a Lloyd Webber, passando per Henry Mancini e Paul Williams. Come dire che i generi sempre più vogliono incontrarsi, e gli steccati non fanno bene a nessuno.
Giuseppe Calliari
organizzazione: Comune di Trento Assessorato alla Cultura e Biblioteche - collaborazione Amici della Musica del CRAL Poste Trento - APT Trento Monte Bondone