I Guardiani del Maso

Manifestazioni ed eventi

Laboratorio Open Air
dal 30 luglio al 10 agosto 2011
Il Simposio di scultura trasformerà il parco adiacente a Maso Spilzi in una galleria a cielo aperto dove gli scultori sbozzeranno tronchi a colpi di sgorbia e motosega. Sarà possibile osservare le fasi di trasformazione di un semplice tronco di cedro a oggetto artistico. Questo procedimento, che generalmente viene svolto all’interno di laboratori, viene qui reso pubblico creando una manifestazione in grado di attirare l’interesse degli spettatori che con grande curiosità saranno portati a seguire giorno dopo giorno l’evoluzione delle opere.

Gli artisti che partecipano a questa seconda edizione sono:
Alessandro Pavone ha sicuramente un’indole creativa versatile e positivamente portata a un certo eclettismo, ma esprime, allo stesso tempo, un’idea chiara e precisa su alcune scelte di tipo formale che rivelano un aspetto della sua ricerca finora ignota: egli avverte una forte propensione per la materia che nel suo caso geneticamente più gli appartiene, vale a dire il legno. Nell’accurata scelta del tipo di legno, cirmolo, ciliegio, pero o altro che sia, con qualità e sfumature di approccio ogni volta diverse, svela questo suo grande slancio tattile per tale materia plasmabile, alla quale dà forma, ricorrendo agli usuali ferri del mestiere, e ricavando le sue figure contorte che all’improvviso si animano e contemporaneamente muovono lo spazio circostante. Nella sua proposta, in apparenza di tipo tradizionale, o forse volutamente tale per una reazione a quelli che considera più degli espedienti, a volte dei veri e propri bluff dell’arte contemporanea che in molti casi, in verità, non portano ormai più da nessuna parte, l’artista desidera sottolineare una necessità di volersi fermare, per contemplare, per vivere un rapporto armonico col quotidiano, con l’ambiente che ci circonda e che irrimediabilmente rischiamo di perdere e di annullare per sempre. È bello immaginare le sculture di Pavone nel loro ambiente ideale, in un bosco di montagna dove riprendano improvvisamente vita, quell’élan vitale, che dagli etruschi ad Arturo Martini tutti i grandi scultori si sono riproposti di raggiungere e di infondere alle loro opere più riuscite.

Arianna Gasperina Nata nel 1978 a Pordenone, si è diplomata al Liceo Artistico di Oderzo e dal 1995 si dedica all’attività di scultura. La vocazione è nata durante l’iter scolastico ed è poi proseguita presso laboratori e studi di valenti artisti. Si misura con tecniche e materiali diversi, il suo stile è prevalentemente figurativo risolto con tecnica sicura e impetuosa, ma al tempo stesso accorata ed affascinante perché leggibile anche quando l’anatomia di volti o corpi si traduce in superfici appena abbozzate. La scultura di Arianna ci invita al tempo stesso a un forte esercizio intellettivo per comprenderne il messaggio profondo, ma anche al saggio abbandono dell’ascolto di ciò che intimamente ci evoca l’opera. Arianna sembra suggerirci proprio questo: osserva la scultura… toccala… indagala avidamente… Ma poi chiudi gli occhi e ascolta.

Fabiano De Martin Topranin Nato a S. Candido nel 1984 si laurea in Scultura a Brunico e Selva di Val Gardena. Le sue figure lignee colpiscono per la potenza espressiva, e al tempo stesso per la quieta fermezza sintetica con cui egli sa rinnovare il modello tradizionale della scultura. La modellazione plastica è lo strumento per un’indagine esistenziale dell’uomo contemporaneo e del suo spirito. Le psicologie, le solitudini, la problematicità dei rapporti interpersonali, vengono fissati, definitivamente, nelle fisionomie e nelle posture dei personaggi, attraverso uno sguardo che è assieme crudo, dolce, dolente. A partire dal 2009, questo realismo poetico si è concretizzato nella realizzazione di coppie di figure a dimensione reale.