I Passi di Mario Rigoni Stern

Teatro

ParoleVistaDolomiti

Gruppo teatrale EOS
I Passi di Mario Rigoni Stern
Letture espressive, immagini e musica tratte dalle opere dello scrittore
Interpreti: Mara Da Roit, Pierpaolo Dalla Vecchia
Musiche composte ed eseguite al pianoforte da: Emanuele Zottino
Riduzione e regia: Lorenzo Merlini

Brani tratti da: "Il Sergente nella Neve", "Il Bosco degli Urogalli", "Quota Albania", "Ritorno sul Don", "Storia di Tönle", "Uomini, boschi e api", "Amore di confine", "Il libro degli animali", "Arboreto selvatico", "Aspettando l'alba", "Le stagioni di Giacomo", "Sentieri sotto la neve", "Il magico Kolobok", "Inverni lontani", "L'ultima partita a carte", "Quel Natale nella steppa", "I racconti di guerra", "Stagioni".

Lo spettacolo "I Passi di Mario Rigoni Stern" consta di letture espressive, accompagnate e intervallate da musica originale eseguite al pianoforte e da una proiezione di fotografie correlate ai testi, in ampia misura originali e inedite, avute in via amichevole dalla famiglia Rigoni Stern, cui il Gruppo teatrale Eos è legato da conoscenza personale; parte del restante corredo iconografico è opera di bravissimi foto­naturalisti, e completa il tutto materiale d'archivio.
I testi sono letti e interpretati da Mara Da Roit e Pierpaolo Dalla Vecchia; le musiche sono scritte ed eseguite dal musicista-compositore Emanuele Zottino. La riduzione e la regia sono a cura di Lorenzo Merlini.
IL SOGGETTO è rappresentato dal meglio della letteratura di Mario Rigoni Stern, proposto a mo’ di omaggio all’autore, in una sorta di lungo cammino fra i boschi, la neve, la natura in senso lato, il paese natio: temi fondamentali, da lui vissuti in prima persona. E poi, immancabili, i ricordi di guerra, a cominciare da quelli fissati nel suo grande classico, "Il Sergente nella Neve".
Risultato ne è una sorta di unico racconto che raccoglie lo spazio di una vita.
Oltre venti sono le "tracce" che compongono questo cammino, lasciate dallo scrittore nell’intento di non far perdere il ricordo di sapori e momenti altrimenti destinati a dissolversi nella memoria. Sintetizza bene questo proposito un passaggio dello stesso Rigoni Stern, laddove egli dice che "...non è vero che certe cose restano scolpite nella memoria come su di una pietra. Le cose svaniscono nei ricordi, e bisogna in qualche modo imprigionarle...".
Il gruppo Eos crede molto in questo lavoro, che intende portare avanti nel ricordo del grande scrittore, mancato il 16 giugno 2008.