I Promessi Sposi
TRADIZIONI DEL TEATRO POPOLARE
Il musical italiano
dal romanzo di Alessandro Manzoni
versi e musiche di Tato Russo
supervisione musicale e direzione dorchestra di Mario Cervo
orchestrazione di Giovanni Giannini
scene di Umberto Bertacca
costumi di Giusi Giustino
coreografie di Aurelio Gatti
«la risposta italiana a Les Miserables»
«il romanzo più letto dagli italiani in età scolare, tra paure, dolori, provvidenza e lieto fine, diventa una grande commedia musicale pronta per prendere il volo in un universo baciato dalle emozioni»
«i versi e la musica di Russo esaltano e commuovono»
I Promessi Sposi è uno spettacolo complesso, lussuoso e coinvolgente con melodie immaginate dallo stesso autore, regista ed interprete. Il cast e lambientazione sono quelli che segnano i grandi avvenimenti teatrali: trentacinque artisti in scena, diciotto orchestrali, bellissime scenografie e 200 costumi capaci di calare perfettamente gli attori in ogni ruolo. Sulla scena troviamo la Lombardia seicentesca scritta da Alessandro Manzoni., con i laghi cosparsi di nebbia. i villaggi raccolti, i signorotti spagnoli, le afflitte figure manzoniane. Tato Russo è certamente uno degli uomini del nostro teatro capaci di sorprendere. Come con il bellissimo "addio" di Lucia sulla barca che la porta al di là "di quel ramo del Lago di Como" un'ambientazione riferita rigorosamente ai tempi, ai luoghi e ai costumi originari (i castelli, le case dentro e fuori, i lago di Como avvolto dalla nebbia, il tenebroso monastero di Monza, le lance dei lanzichenecchi e i cappellacci dei Bravi).
"Riscrivere I Promessi Sposi non era una facile avventura. Cominciai col pormi la prima domanda che capivo di portarmi dentro dai banchi di scuola: comè possibile che quei due fessacchiotti di innamorati del Manzoni, per fama secondi o eguali solo a Romeo e Giulietta, non avessero mai fatto vibrare o innamorare intere generazioni di ragazzi e di fidanzatini studenti, così come era invece accaduto con quelli di Shakespeare? La risposta la trovai nella natura e nella struttura dellopera del Manzoni: lì una storia damore era stata usata da pretesto solo per descrivere la storia di un periodo. Così, come in un film, decisi di seguire solo i fatti che in qualche modo ce li facessero ritrovare come protagonisti tralasciando il racconto delle storie parallele".
LUOGHI PREVENDITA: alle Casse dei Teatri Auditorium e Sociale (da lunedì a sabato ore 10-19)
Casse Rurali Trentine convenzionate in orario di sportello
INTERPRETI PRINCIPALI: Tato Russo, Barbara Cola - REGISTA: Tato Russo - COMPAGNIA: Teatro Bellini di Napoli
organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara