I Sabati del Villaggio
I Sabati del Villaggio
Otto artigiani trentini al Museo di S. Michele
per loccasione il museo sarà aperto ad ingresso ridotto
[...] odi il martel picchiare, odi la sega
del legnaiuol, che veglia
nella chiusa bottega alla lucerna,
e s'affretta, e s'adopra
di fornir l'opra anzi al chiarir dell'alba
G. Leopardi, Il sabato del villaggio
Per quattro sabati consecutivi, a partire dal 13 settembre fino al 4 ottobre 2008, otto artigiani trentini - legno, intreccio, pietra, ceramica, tessuto, rame, ferro, ricamo - presentano il loro lavoro presso la corte del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all'Adige, dalle 10 fino alle 18.
Si intende così riproporre, sottolineandolo, il forte legame tra la tradizione artigiana del Trentino, esemplarmente rappresentata dalle collezioni del Museo, e l'artigianato trentino contemporaneo, particolarmente per quanto riguarda le lavorazioni che ancora riprendono le tecniche e i materiali di un tempo.
In ciascuna delle occasioni prefestive dei sabati, l'artigiano, coadiuvato dalle operatrici del Museo, avrà occasione di proporre direttamente il suo lavoro ai visitatori del Museo stesso - per l'occasione aperto a ingresso ridotto ( 2,50) - al quale potranno partecipare sia gli adulti che i bambini, attraverso la messa in opera di un piccolo laboratorio, che funzionerà nella corte o negli spazi al coperto immediatamente contigui, dalla mattina alla sera.
Sarà così possibile ai visitatori apprezzare dal vivo l'arte dell'intaglio del legno e quella dell'intreccio di ceste e canestri, l'arte dello scalpellino e quella millenaria della ceramica al tornio, la lavorazione domestica delle fibre tessili con il tradizionale telaio in legno, la battitura del rame e la forgiatura del ferro e, infine, l'arte del ricamo e del merletto, patrimonio importante delle donne, opportunamente coltivato un po' ovunque attraverso l'istituzione di apposite scuole.
Un progetto originale e importante, alla scoperta delle radici del lavoro artigiano del Trentino, attraverso alcune delle sue categorie merceologiche tradizionali più nobili e più antiche.
L'attività è costituita da dimostrazioni pratiche del lavoro artigianale, unite a spiegazioni teoriche ricevendo risposte a curiosità e domande, inoltre bambini e adulti possono cimentarsi in laboratori manuali tematici.
PROGRAMMA
13 settembre
LEGNO
Lo scultore del legno. Martino Lorenz, di Canazei.
Maestro darte lignea diplomato a Pozza di Fassa, vive e ha il suo studio a Canazei. Inizia ad intagliare il legno a otto anni, realizzando una maschera di carnevale. Fa propria la scultura della ricca tradizione fassana, per poi ricercare nuove forme espressive e artistiche nella scelta dei soggetti scolpiti e nella tecnica dintaglio, ad esempio utilizza il fuoco. Ha partecipato a numerose mostre darte.
FERRO
Il fabbro. Renato Leveghi, Miola di Baselga di Piné.
Renato Leveghi è un fabbro ferraio che ha imparato le tecniche per utilizzare la forgia nel piccolo laboratorio dallo zio Bepi Slonz di Centrale e successivamente le ha trasmesse al figlio Luca. Padre e figlio hanno unazienda che realizza qualunque tipo di lavorazione in ferro: parapetti forgiati e battuti, inferiate, cancelli
Renato Leveghi realizza per hobby numerosi lavori in ferro battuto degni di un vero artista, che sono stati esposti in più occasioni
20 settembre
RAME
Il ramaio. Severino Cristel, di Pergine.
Nativo di Cavalese, risiede dal 61 a Pergine Valsugana. Dopo il congedo dal Corpo forestale, si dedica a tempo pieno alla sua grande passione: larte dellaltorilievo e bassorilievo su lamine di rame ed ottone. Cesella stemmi nobiliari, stemmi araldici delle Forze armate. Ha imparato dal padre, che a sua volta aveva imparato dal suocero, un Kaiserjäger di Castello. Ha insegnato per qualche anno presso lIstituto Artigianelli di Susà di Pergine.
MERLETTO
La merlettaia. Maria Fabbri, di Taio.
Maria Fabbri è la Maestra merlettaia della Scuola di Merletto del comune di Cles. Questa scuola è lerede diretta di quella antica di Pizzi e merletti di Proves e Cles, sorta nel 1874. Dopo anni di interruzione, grazie alla disponibilità della Maestra, è stato possibile nel 1988 istituire un corso di merletto organizzato dallAssessorato alle Attività sociali del comune di Cles. Questo ha permesso alle persone coinvolte di rivivere quella che un tempo è stata una tradizione radicata.
27 settembre
TESSUTO
La tessitrice.
Silvana Battistata, di Villazzano. Silvana Battistata rappresenta lassociazione T-essere di Villazzano di Trento, che nasce nel 2004. Lassociazione può vantare la realizzazione di molti corsi di tessitura, nel corso di vari anni nelle scuole primarie trentine. LAssociazione si propone di operare a favore della rivalutazione della tessitura a mano e dei suoi valori educativi, artistici, sociali, culturali, terapeutici ed ecologici.
CERAMICA
Il ceramista. Giuseppe Marcadent, di Mori.
Maestro professionale ceramista e decoratore diplomato a Bolzano, risiede a Mori di Rovereto, dove ha il suo studio. Da ragazzo inizia a lavorare la ceramica sia per passione, che per cercare uno sbocco professionale originale. Insegna presso istituti darte, produce e decora olle in maiolica per le stufe. Inoltre è conoscitore e appassionato di stufe ad olle antiche in particolare le Bormioli e quelle prodotte a Sfruz dal Settecento in poi.
4 ottobre
PIETRA
Lo scalpellino. Johann Jacob, di San Michele allAdige.
Artigiano scalpellino di quarta generazione, nasce a Cortina allAdige località della Strada del Vino, vive e lavora a San Michele allAdige dove ha unazienda. La sua famiglia può vantare più di 100 anni di trasmissione delle conoscenze di questo antico mestiere da padre in figlio. Ha frequentato la Scuola per scalpellini di Lasa in Valle Venosta. Realizza fontane, arte funeraria e arredi architettonici, e si diletta con creazioni darte.
CESTE
Il cestaio. Gianni Bonapace, di Baselga di Piné.
Cestaio per passione ha imparato larte nel suo paese, dove qualcuno ancora intreccia. Loccasione per iniziare a praticare questa attività è stata la possibilità di potersi esercitare utilizzando il tempo libero durante una convalescenza. Lanziano amico chiamato Gian Galet gli ha insegnato larte, che anche lui aveva imparato qualche anno prima dal maestro cestaio soprannominato Sela del Mas de laria. I tre cestai insieme hanno fatto dimostrazioni per far rivivere questa attività durante eventi e iniziative sociali.
organizzazione: Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina