I concerti del Conservatorio

Musica classica

I concerti del Conservatorio

I Preludi di Renato De Grandis nell'esecuzione del pianista Antonio Tarallo

Clair de Lune
Il peso dell’oceano dalla terrazza di Adyar
Sulle sponde dell’Adyar
Il richiamo del giardino invisibile
“sul ritmo: 1-1.2” (a A. Skriabine)
Recitativo
Et in Arcadia ego
La percezione delle consonanze nascoste
Riflessi esteriori interiori
Reitia
Echi
Sulle piccole onde danza minuscola una ninfa
Sovrapposizione di ricordi
Sarabanda
L’incontro tra il mare e la spiaggia
Anthakarana
Prima primavera sulla piana
Adieu

L'interprete
Antonio Tarallo, si è diplomato presso l’Istituto “A. Peri” di Reggio Emilia, nella classe del Maestro Ennio Pastorino e ha affiancato agli studi pianistici lo studio del clavicembalo. Si è perfezionato in cembalo con Emilia Fadini e in pianoforte con Vincenzo Balzani. Recentemente ha conseguito il Diploma Accademico di secondo livello presso l’Istituto Musicale pareggiato Franco Vittadini di Pavia. Ha tenuto recitals nelle stagioni delle associazioni musicali: “Amici della Musica di Arezzo”, “Società dei Concerti” e “Serate Musicali” di Milano, Società del Gonfalone di Roma. Si è esibito in prestigiose sale e teatri quali il Manzoni, la Sala Verdi del Conservatorio di Milano, il Romolo Valli di Reggio Emilia, il Teatro Accademico del Bibiena di Mantova. In collaborazione con l’orchestra da camera Syntagma Musicum ha tenuto concerti in Svizzera ed in Austria; nel 1991 e nel 1992 si è esibito come solista con l’Orchestra Filarmonica di stato della Romania a Bacau (Romania) ed a Milano, in Conservatorio. É stato premiato in numerosi concorsi tra i quali l’Intrenazionale Chopin di Roma, il “Camillo Togni”, Città di Albenga, Gargano. Dal 2004 ha formato un duo pianistico a due pianoforti con il pianista Fabio Grasso: in questa formazione ha registrato una trascrizione del trittico da Petruska di Igor Stravinskij nella trascrizione di Fabio Grasso. Ha collaborato con il Laboratorio teatrale di Cantù eseguendo le Variazioni su un tema di Diabelli op. 120 di Beethoven nell’ambito di una produzione di Milan Kundera. Ha inciso alcuni cd, tra i quali uno con l’Orchestra del Gonfalone di Roma diretta da F. Vizioli, uno con il pianista Fabio Grasso, dedicato alle composizioni pianistiche di Joseph Robbone (Rosenfinger 2012) e uno con i Preludi per pianoforte di Renato de Grandis edito dalla Wergo (in uscita nel 2013). Membro di giuria del Concorso internazionale per pianoforte e orchestra “Città di Cantù” e del Pianotalents di Milano, ha inaugurato la stagione 2001/2002 della Società dei concerti di Milano partecipando all’esecuzione integrale dei concerti di J. S. BACH presso la Sala Verdi del Conservatorio. Dal 2004 è docente in corsi di perfezionamento, con sede a Varallo Sesia e sotto l’egida dell’Associazione ValsesiaMusica, rivolti ai giovani studenti di pianoforte.

L'autore
Renato de Grandis (1927-2008), filosofo e compositore, è citato in numerose enciclopedie della musica (Utet, Garzanti, MGG) e ricordato per l’influenza che le sue opere hanno esercitato sulla musica tedesca per almeno un decennio. Veneziano, fu allievo di Malipiero e Maderna. Messosi in luce sin dalla giovanissima età (1945, Primo Premio di Composizione della Radio Italiana), si conferma come uno dei più promettenti autori del suo tempo con l’affermazione al Premio Nazionale per la Musica (1953), che gli valse immediata considerazione. Come tanti giovani musicisti che hanno attraversato il secondo ‘900, si indirizzò così verso Darmstadt, vero centro nevralgico della ricostruzione musicale contemporanea del dopoguerra. Dal 1959, anno della prima visita ai Ferienkurse, il rapporto con la città tedesca si è progressivamente rafforzato prima con una immediata rappresentazione (1960), poi con la scelta di renderla la propria residenza ufficiale per più di un ventennio (dal 1962). Le sue cinque opere teatrali sono state rappresentate in vari teatri tedeschi, i lavori sinfonici sono tuttora eseguiti e ripresi da varie radio europee (BBC, EIRE, Sverige Radio, HR, WDR, NDR etc.). Il Belgio scelse la sua composizione sinfonica Memory of the World per essere rappresentato al Prix Italia e qualche anno dopo la stessa cosa fece l’Irlanda con Memory of the Fire. E’ stato presente in quasi tutti i festival musicali europei: Varsavia, Budapest, Helsinki, Londra, Frankfurt ecc. Con alcuni amici ha inoltre fondato l’Interational Center of the Theosophical Study and Research e si è occupato di ricerche sulla terapia musicale e la sua psicologia, ambito in cui ha compiuto alcune scoperte di basilari. Ha frequentato per più di trent’anni l’India, dove ha studiato musica e psicologia orientale e ha tenuto corsi specialistici. Oltre che compositore di musica sinfonica, da camera e di opere teatrali, è autore di numerosi libri e monografie su argomenti di critica, analisi, filosofia e psicologia.


organizzazione: Conservatorio Statale di Musica "F.A.Bonporti" sezione staccata di Riva del Garda