I ritmi dell'uno di Rita Demattio

Mostra

A riaprire il calendario delle esposizioni allo Spazio FoyEr di Trento, nel rispetto della normativa anti Covid, è la mostra “I ritmi dell'uno” del maestro incisore Rita Demattio. Sono grandi fogli, di colore rosso nelle sue gradazioni, cardinale, veneziano, amaranto, mattone: tutti riprendono con una melodia ritmica la forma rotonda e il punto che si ripete, uno, tanti.
A un occhio inesperto potrebbero apparire come opere pittoriche, ma in realtà si tratta di  incisioni realizzate con tecniche sperimentali stampate su moduli da 50 centimetri fino a raggiungere la dimensione di 2 metri. Sono tredici opere inedite, datate dal 2020 ai primi mesi di quest’anno, che Rita Demattio ha voluto creare per suggellare i quarant’anni dalla prima sua mostra d’arte personale a Palazzo Pretorio (Trento), nel 1980. Allora si esprimeva col pennello, col figurativo, poi progressivamente il suo segno si è fatto sempre più studiato e il foglio è diventato una lastra sulla quale incidere l’immagine pensata. Anche le figure hanno lasciato via via il posto a un segno minimalista, come in questa mostra. Tre matrici, tre colori. Un punto ripetuto, analizzato con appassionata attenzione, mai un qualcosa di astratto o di intento surreale, perché Rita ha bisogno di partire da un presupposto concreto, per poi scavare – non solo fisicamente sul supporto in zinco, ma anche spiritualmente in se stessa – fino ad arrivare al sintesi estrema.

Rita Demattio Pittrice e incisore vive e lavora a Trento. Espone dal 1980. Si diploma all'Istituto Statale d'Arte di Trento e al Magistero d'Arte di Venezia. Sempre a Venezia, presso l'Accademia di Belle Arti, frequenta la "Scuola Libera di Nudo", dove è allieva di Luigi Tito. A partire dagli anni Settanta si interessa in modo particolare all'incisione e segue la stamperia "Il Tintoretto" dove apprende i rudimenti delle varie tecniche calcografiche e xilografiche. Dal 2006 intensifica la sua attività grafica – attraverso le tecniche dell’acquaforte, acquatinta, ceramolle, carborundum e sperimentali in genere – partecipando a numerose collettive e allestendo alcune personali in Italia. Stampa in proprio. È presente in catalogo dal 2013 al Premio Biennale Internazionale per l’Incisione di Acqui Terme (Al), rassegna nella quale ha ricevuto segnalazioni, nell’edizione del 2017 e del 2019. Nel 2015 vince il primo premio al “Libro d’Artista Grafica Italiana” di Vigonza (Pd). Nel 2016 ottiene la menzione di merito alla IV Biennale di Grafica Contemporanea Diego Donati che si tiene a Perugia. In questo 2021-22 parteciperà all’XI Edizione dell’International Printmaking Biennal Douro e alla V Edizione di Global Print, entrambe in Portogallo.
Diverse sue incisioni fanno parte di archivi e collezioni nazionali e internazionali: del Museo dell’incisione di Acqui Terme (Al), del Gabinetto delle Stampe Antiche e Moderne del Comune di Bagnacavallo (Ra), del Museo della Grafica Italiana di Vigonza (Pd), della Galleria Signorini di Lendinara (Ro), del Fondo Incisioni Associazione Padre Diego Donati O.F.M. di Perugia, della Raccolta delle Stampe Adalberto Sartori di Mantova, del Museo di Lodi, della Pinacoteca “Mario Ybarra de Almeida” Araraquara (Brasile).

Prenotazione via mail consigliata. Ingresso contingentato, obbligo di mascherina e distanziamento.