I sentieri della libertà
Un convegno dedicato alle fughe verso la Svizzera durante la Seconda guerra mondiale
I sentieri della liberta: la fuga verso la Svizzera attraverso le montagne della Val di Sole e della Valcamonica durante la
seconda guerra mondiale.”
Un incontro alla riscoperta di un fenomeno che ha coinvolto la Val di Sole e la Valcamonica. Un'occasione per un dialogo con il Circolo culturale Guglielmo Ghislandi, Fondazione Museo storico del Trentino e la SAT Società Alpinisti Tridentini.
il Convegno punterà a far luce su un capitolo della seconda guerra mondiale a tutt’ora poco noto. Già con le leggi razziali del ’38 ed un clima di accentuata intolleranza verso le posizioni politiche non allineate al fascismo, per oppositori politici, antifascisti, ebrei e ricercati diversi divenne sempre più importante trovare vie di fuga verso la Svizzera.
Di fatto in Valli come quella di Sole o la Valcamonica si aprirono dei veri e propri corridoi grazie ai quali per costoro fu possibile raggiungere la libertà. Il fenomeno delle fughe si fece drammatico dopo l’8 settembre 1943 e la caduta del fascismo quando i tedeschi occuparono l’Italia annettendo i Trentino al Terzo Reich.
Il Conte Gianantonio Manci, martire della libertà, fu in prima linea ad organizzare da Trento queste fughe avvalendosi della collaborazione di tutta una serie di guide alpine, tra le quali nomi al tempo già noti come Adamello Collini (morto a Mauthausen) , Tita Piaz, Ugo Perini. Ma molti anche nei paesi di montagna si resero disponibili ad accompagnare attraverso sentieri impervi i fuggiaschi tra i quali diversi aviatori inglesi alla macchia.
Di tutto questo parleranno storici e studiosi a partire dal direttore della Fondazione Museo Storico di Trento Giuseppe Ferrandi che inquadrerà il drammatico momento storico; seguirà Adriano Dalpez che presenterà il memoriale inedito della guida alpina Ugo Perini; Riccardo Decarli, responsabile della Biblioteca della Montagna della SAT ci parlerà di altre guide alpine impegnate nell’accompagnare i fuggiaschi verso la Svizzera.
Maria Rauzi, partendo dalle memorie del padre, descriverà sinteticamente i fatti che occorsero in quel di Malè in particolare dopo l'8 settembre ‘43; Luca Weber racconterà di alcune testimonianze raccolte in Valle di Rabbi ed ancora Mario Turri presenterà i risultati di una sua piccola ricerca su alcune guide di Peio che aiutarono la fuga di due prigionieri inglesi. Concluderà Bernardino Pasinelli del Circolo Culturale Ghislandi raccontando dei fatti occorsi in Valle Camonica, lì dove si registrò tra l’altro quella che a tutt’oggi si ipotizza sia stata la più grande fuga di ebrei dall'Italia verso la Svizzera.
Il Convegno si terrà nel rispetto dei protocolli anticovid e la partecipazione è limitata a 40 persone. E’ quindi
vivamente consigliata la prenotazione telefonando al n° 329.4484861.