Il '68 degli etnologi

Convegno

Spea 68
Seminario Permanente di Etnografia Alpina

Il ’68 degli etnologi
Ricordi con rabbia e senza nei 40 anni del Museo di San Michele
Per Diego Carpitella, Tullio Tentori, Carlo Tullio Altan

Studenti e professori nell’Università occupata, cortei nelle strade e richieste di riforme nella scuola e nella società. Sembra il 1968 ma, è stato scritto, “non è il ’68”. Ma cos’è stato in realtà il ‘68, al di là del mito che lo riguarda?

Uno degli aspetti forse meno noti, ma più significativi e durevoli della “piccola rivoluzione” del 1968, è stato l’impulso completamente nuovo che essa ha dato alle scienze sociali, alla sociologia e a una etnologia ormai agonizzante, sul punto di riconvertirsi in antropologia.
Processo questo che ha avuto proprio a Trento uno dei suoi luoghi deputati più importanti, con l’attivazione presso la giovanissima Università atesina di un insegnamento di Antropologia culturale (il primo in Italia), con la presenza di maestri del calibro di Diego Carpitella, Tullio Tentori e Carlo Tuttio Altan, e con la nascita a San Michele all’Adige del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, ad opera di un etnografo trentino-boemo, Giuseppe Šebesta, che avrebbe così operato una vera e propria rivoluzione copernicana della museografia etnografica italiana.
Se ne parlerà a San Michele all’Adige il 7-8 novembre 2008 nel corso dell’annuale sessione del Seminario permanente di etnografia alpina (SPEA), dal titolo "IL ‘68 DEGLI ETNOLOGI" Ricordi con rabbia e senza nei 40 anni del Museo di San Michele, per Diego Carpitella, Tullio Tentori e Carlo Tullio Altan.

Il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina viene fondato il 5 novembre 1968, giusto 40 anni fa, per opera del compianto Giuseppe “Bèpo” Šebesta, pioniere dell’etnografia trentina.
Originale figura di documentarista e sperimentatore scientifico, Šebesta entrava di prepotenza nella piccola rivoluzione italiana della vecchia etnologia che proprio a Trento, nel 1968, ebbe uno dei suoi centri focali più significativi.
Questo importante capitolo della vicenda di quegli anni verrà discusso e raccontato nel Seminario Permanente di Etnografia Alpina (SPEA), dal titolo Il ’68 degli etnologi. Ricordi con rabbia e senza nei 40 anni del Museo di San Michele.
L’incontro, in calendario i giorni venerdì 7 e sabato 8 novembre 2008 a San Michele all’Adige nell’Aula magna dell’Istituto Agrario di San Michele/Fondazione Mach, propone un viaggio nella rivoluzione culturale del ’68 trentino, quando nella neonata Università di Trento insegnavano personaggi del calibro di Diego Carpitella, Tullio Tentori e Carlo Tullio Altan, e Šebesta fondava poco lontano un Museo che avrebbe fatto storia.
Šebesta, eclettico, tenace, unico: così lo descrive Giovanni Kezich, Direttore del Museo. Tullio Tentori: un vero sprovincializzatore dice Emanuela Renzetti, attuale Presidente del Museo stesso, che ne fu allieva.
Al seminario interverranno altri testimoni del Sessantotto trentino (Vincenzo Padiglione, Giuliana Sellan, Massimo Libardi…). Antropologico e non solo.
In programma, fra gli altri, l’intervento di Cesare Bermani dell’Istituto De Martino, il decano della ricerca militante in Italia, e di Cesare Poppi, che parlerà del ’68 in terra ladina. Presenti con propri interventi, docenti di antropologia, etnologia, tradizioni popolari ed etnomusicologia in rappresentanza delle università di Trento, Udine, Verona, Firenze, Roma, Torino, Messina.
Emilia De Simoni del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, e Gaetano Forni del Museo Lombardo di Storia dell’Agricoltura interverranno in rappresentanza del settore etnomuseale.
In calendario la presentazione del volume del prestigioso annuario del Museo, SM/21 Annali di San Michele, dedicato a Mascherate invernali e leggende popolari alpine nel Palazzo del Conte di Luna, a cura di Luca Faoro, Giovanni Kezich, Antonella Mott e Cesare Poppi.

In collaborazione con TrentoFilmFestival sarà proiettato il film Revoluziun di Urs Frei (Svizzera, 42'), uno sguardo disincantato e affettuoso sul ’68 visto a 40 anni di distanza, dalla montagna grigionese.

In calce ai lavori dello SPEA, la consegna del Premio Internazionale di Etnografia Alpina (VIII edizione) a Gaetano Forni, Direttore del Museo Lombardo di Storia dell’Agricoltura di Sant’Angelo Lodigiano, che di Šebesta può considerarsi un erede diretto.

Venerdì 7 novembre
• Ore 17 SM Annali di San Michele 21/2008
Mascherate invernali e leggende popolari alpine nel Palazzo del Conte di Luna
A cura di Luca Faoro, Giovanni Kezich, Antonella Mott e Cesare Poppi

• Ore 18 Il '68 degli etnologi
Presentazione dello SPEA

• Ore 19 “Rivoluziun” di Urs Frei (Svizzera 2007, 42’)
Film (in collaborazione con TrentoFilmFestival)
Presenta Claudia Marchesoni, Associazione “Gente di Montagna”, Bergamo

Sabato 8 novembre
• Ore 9 Il '68 degli etnologi a Trento
- Giovanni Kezich, MUCGT Šebesta sessantottino per forza
- Emanuela Renzetti, Università di Trento Tullio Tentori: il bisogno antropologico dal centro alla periferia
- Paolo Sibilla, Università di Torino Carlo Tullio Altan: un percorso di pensiero
- Gian Paolo Gri, Università di Udine I giovani di Tullio Altan e il Sessantotto di seconda mano. Nelle periferie
- Maurizio Agamennone, Università di Firenze Echi sessantottardi nella didattica di Diego Carpitella
- Paolo Palmeri, Università di Roma 10 antropologi per ogni guerrigliero
- Giuliana Sellan, Università di Verona Antropologia a Trento nel 1968
- Vincenzo Padiglione, Università di Roma Promesse, delusioni e compimenti

• Ore 14.30 Il '68 degli etnologi, fuori da Trento
- Francesco Faeta, Università di Messina Un’antropologia senza antropologi? Declinazioni della tradizione disciplinare italiana
- Cesare Bermani, Istituto Ernesto De Martino, Sesto Fiorentino e Società di Mutuo Soccorso Ernesto De Martino, Venezia Il lungo ’68
- Emilia De Simoni, MNATP Il ’68 negli archivi del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari
- Massimo Libardi, Alessandro Fontanari, Giulio Bazzanella, Patrizia Burdi La vita era altrove? Derive antropologiche in un liceo classico intorno al 1968
- Cesare Poppi, Tambre d’Alpago Dall’Antropologia all’Altropologia: considerazioni di un sessantottato
- Erika Grasso, Università di Torino Dar voce al popolo, «zappata dopo zappata» Il “Gruppo Spontaneo” di Magliano Alfieri (1968-2008)
- LECTIO MAGISTRALIS
Gaetano Forni, Museo Lombardo di Storia dell’Agricoltura Deruralizzazione, transculturazione, musealizzazione. Il signifi cato antropologico del ’68 italiano

• Ore 18.30 PREMIO INTERNAZIONALE DI ETNOGRAFIA ALPINA «MICHELANGELO MARIANI»
VIII EDIZIONE
Cerimonia di consegna a GAETANO FORNI


organizzazione: MUCGT Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina