Il Canto delle Pietre

Musica

Storie a Memoria
I segni del Sacro

La rassegna “Storie a Memoria”, organizzata dall’Assessorato alla Cultura della Provincia e dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara, propone per venerdì 5 agosto uno spettacolo che avrà per scenografia l'antica chiesetta di Sant'Agata a Corniano di Nomesino (in Val di Gresta nel comune di Mori). In scena gli attori della “Compagnia delle Arti” e il “Cremonense Collegium Musicum”. L'appuntamento per il pubblico è fissato alle 20.30. Ingresso libero.

Proseguirà venerdì 5 agosto presso l'antica chiesetta di Sant'Agata a Corniano di Nomesino, in Val di Gresta nel comune di Mori, il ciclo di rappresentazioni del progetto “Il Canto delle Pietre”, inserito nell'edizione 2011 della rassegna “Storie a Memoria – Castelli e forti, palazzi e antiche chiese del Trentino”, organizzata dall’assessorato alla Cultura, Rapporti europei e Cooperazione della Provincia autonoma di Trento e dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara in collaborazione con il Museo Castello del Buonconsiglio e la Fondazione Museo storico del Trentino.
“Il Canto delle Pietre” è un percorso che intende scoprire le testimonianze di antica tradizione e profonda fede in Vallagarina. Promosso dalla Comunità della Vallagarina, il progetto punta a riscoprire i luoghi dove l'uomo ha impresso il proprio senso del sacro al paesaggio, dove si è fermato a pregare, ma anche dove ha sostato per cercare riposo o per chiedere aiuto. Sono stati individuati, per questa prima edizione della rassegna, quattro edifici sacri risalenti all'anno mille, autentici gioielli architettonici, che colpiscono ancora con un fascino e una spiritualità che non hanno riscontro in altre opere, pur splendide, dell'architettura religiosa e che rivestono un ruolo cruciale nel paesaggio alpino. Queste chiese si pongono ancora oggi come riferimenti, tappe, soste nel nostro cammino.
Le rappresentazioni popolari, basate su ricostruzioni storiche e interventi musicali, fanno riferimento a momenti di festa e di aggregazione delle comunità, che si raccolgono e si aprono ai loro ospiti per comunicare tracce e segni di lontane origini. Durante gli eventi i visitatori potranno incontrare dei pellegrini-attori che racconteranno la storia del luogo o la loro esperienza di viaggiatori.

Cremonense Collegium Musicum

Nasce nel 1987 e si occupa della valorizzazione del patrimonio musicale medioevale e del primo Rinascimento, sia sacro che profano, con particolare attenzione ai generi teatrali propri delle chiese e delle corti italiane del tempo, con produzioni frutto di ricerche nei vari campi del sapere storico, religioso, letterario, musicale e drammatico. La grande attenzione all’aspetto spettacolare del proprio lavoro, l’uso di copie di strumenti storici, l’analisi delle fonti e degli ambienti, nonché il rigore con cui viene curata l’esecuzione, hanno portato la Compagnia ad un'intensa attività artistica, in Italia ed in moltissimi Paesi, con programmi tematici, concerti e spettacoli in festival e rassegne di grande prestigio.
Ha inciso per varie etichette discografiche numerosi CD dedicati alla musica e alla danza antica.

“Il canto delle pietre”

L'azione teatrale, che avrà per protagonisti gli attori della "Compagnia delle Arti", ricostruirà le vicende che – nei secoli – ne caratterizzarono la frequentazione da parte di pellegrini e fedeli.
Lungo la strada che da Nomesimo porta a Corniano sorge, isolata, la chiesetta di Sant'Agata. Costruita interamente in pietra a vista, è affiancata da un massiccio campanile con tetto a piramide, sormontato da una piccola croce in ferro. Il piccolo tempio ha mantenuto il suo originario assetto romanico, nonostante i rimaneggiamenti che si sono susseguiti nel tempo, fino ai lavori di restauro di cui Sant'Agata è stata fatta oggetto all'inizio degli anni '70.
Particolarità della chiesa di Sant'Agata sono le due piccole finestre a croce, una sopra il portale e una sopra l'abside, che evidenziano un erudito studio astronomico dei costruttori dell'edificio. Quando, infatti, nel giorno della festa di S. Agata, il 5 febbraio, il sole spunta da dietro i Coni Zugna, i raggi penetrano attraverso la finestra a croce dell'abside e attraversano la navata per fuoriuscire perfettamente dalla finestra a croce sopra il portale. Internamente, la chiesa conservava una preziosa acquasantiera incisa con figure geometriche, fitoformi e zooformi di gusto preromanico, oggi conservata presso il Museo Diocesano di Trento.
L'azione scenica farà accenno anche alla vita di Sant'Agata. Nata nell'anno 235 d.C. a Catania da una ricca e nobile famiglia di fede cristiana, Agata verso i 15 anni decise di consacrarsi a Dio. Il vescovo di Catania accolse la sua richiesta e le impose il velo rosso portato dalle vergini consacrate. Il proconsole di Catania, Quinziano, ebbe l'occasione di vederla, se ne invaghì, e in forza dell'editto di persecuzione emanato dall'imperatore Decio, l'accusò di vilipendio della religione di Stato; la fece arrestare e tradurre nel Palazzo Pretorio. Non avendo avuto i suoi tentativi di seduzione esito alcuno, il Proconsole imbastì un processo contro di lei, ma Agata, interrogata e torturata, non tradì la fede cristiana. La leggenda racconta che Quinziano, al colmo del furore, le fece addirittura strappare i seni con enormi tenaglie. Ma la giovane, dopo una visione mistica, fu guarita. Fu ordinato allora che venisse bruciata, ma un forte terremoto evitò l'esecuzione. Il Proconsole fece togliere allora Agata dalle braci e la fece riportare agonizzante in cella, dove morì qualche ora dopo. Era il 5 febbraio dell'anno 251.
Nella rappresentazione saranno impegnati gli attori Bruno Vanzo, Giuliana Germani e Gabriele Penner. La componente musicale sarà affidata al "Cremonense Collegium Musicum", ensemble specializzato nella valorizzazione del patrimonio musicale medioevale e del primo Rinascimento, sia sacro che profano.
Lo spettacolo, che avrà inizio alle 20.30, è promosso dalla Comunità della Vallagarina in collaborazione con il Comune di Mori e la Pro Loco Mori – Val di Gresta. Il pubblico potrà assistervi gratuitamente. Per raggiungere Corniano, superato l'abitato di Mori, si imbocca la strada della Val di Gresta fino a Valle San Felice. Giunti all'altezza della chiesa si prosegue, svoltando a destra, fino a Nomesino, e quindi ancora in direzione Corniano.


organizzazione: P.A.T. Assessorato alla Cultura, Rapporti europei e Cooperazione Servizio Attività Culturali - Centro Servizi Culturali S. Chiara - Castello del Buonconsiglio Monumenti e collezioni provinciali