Il Dissoluto Punito - Diario di Giovanni il Seduttore
Seduzioni in villa
Il Dissoluto Punito
Un Don Giovanni per Mozart
di Lorenzo da Ponte
Il testo poetico di Lorenzo Da Ponte musicato da Mozart costituisce il passaggio dal "parlato al "cantato" del mito di Don Giovanni, in un orizzonte dove amore e morte si intrecciano in senso tragico. Scritto di getto durante 63 giorni di isolamento, interrotto solo dalla compagnia di una giovinetta di sedici anni, Da Ponte trasformò il libertino Don Giovanni in un malandrino, lo allontanò dal dissoluto punito e dal conquistatore descritto da Molière per diminuirne lo spessore tragico ed enigmatico. E lo trasformò così in un giovane lezioso privo di scrupoli e dubbi.
Diario di Giovanni il Seduttore
di R. Lerici da S. Kierkegaard
Il "Diario di Giovanni il seduttore" è rivisitato e ricostruito da Lerici secondo variazioni e ipotesi riproposte da una coscienza di oggi.
Il vero protagonista dello spettacolo è il pensiero del filosofo Soren Kierkegaard intorno alla vita estetica: l'indifferenza in contrapposizione alla scelta, nel bene e nel male, dell'attuazione. La realizzazione drammaturgica ha naturalmente portato altre sfumature , ambiguità e contraddizioni che lasciano il problema volutamente aperto
Compagnia Teatro Belli
Regia di Antonio Salines
Scene e costumi di Chiara Defant
Palazzo Malfatti-Scherer è il più ampio dei palazzi settecenteschi di Ala. Di proprietà della famiglia nobile più antica di Ala, dopo la seconda guerra mondiale il palazzo subì destinazioni di uso diverse.
L'attuale facciata in stile neoclassico risale alla fine 800. Il portone è ornato da contorni in pietra lavorata. Ai lati, dove un tempo si trovavano quattro porte, si aprono ora delle finestre. All'interno una sontuosa scalinata, il grande salone di 8 metri di altezza, con ballatoio interno e balconata esterna sulla strada. Oltre 100 sono le stanze affrescate e decorate con soffitti a stucco e pavimenti in legno pregiato. Le sale sono di tipo comunicante con soffitti dipinti a tempera. Si suppone che Andrea Porta, pittore vissuto tra il 1720 e il 1805, dipinse alcuni paesaggi all'interno delle sale.
Dall'ampio portico di ingresso si accede al giardino esterno e al secondo ingresso verso l'attuale Via Teatro. Attualmente di proprietà del prof. Robert Scherer
organizzazione: P.A.T. Assessorato alla Cultura Servizio Attività Culturali