Il Sogno di Amadè

Si narra che il giovane Wolfgang passò più volte ad Ala, e che forse abbia scritto proprio qui le sue arie più belle.
Si narra che, dopo un concerto, in una meravigliosa ed agitata notte, fece uno strano sogno.
E si narra che proprio in quel sogno egli vide ed immaginò personaggi e note, melodie ed arie di una delle sue opere più grandi, la più fiabesca ed onirica: Il Flauto Magico.

Ed ecco la magia che si rinnova: dalle finestre, dai palazzi tutt’intorno appariranno la Regina della Notte e Sarastro, Papageno e Papagena, Tamino e Pamina, damigelle e geni.
Tutti loro, e lo stesso Mozart, riprenderanno vita ed abiteranno ancora per una notte, quei luoghi ricchi di atmosfere e di suggestioni senza tempo.