Il Trentino e la Guerra

La musica al servizio della storia a 70 anni dalla fine del Secondo Conflitto mondiale

Concerto corale
[ Società Filarmonica Trento]

Il concerto nasce dalla collaborazione tra il Coro Filarmonico Trentino, la Volkalna Akademija Ljubljana e l'Orchestra Filarmonica Slovena. Un filo, non spinato questa volta, unisce i due Paesi, Italia e Slovenia, strettamente legati sul confine orientale della nostra Penisola.
Ad esibirsi saranno 50 coristi, in formazione maschile con solisti (baritono e tenore) e l'Orchestra composta da 23 strumentisti, diretti in questa occasione dal maestro Kuret.
Il Coro Filarmonico Trentino, nella sua formazione classica di Coro Misto, proporrà i due brani di Giovannini e di Di Marino.

Il Coro Filarmonico Trentino propone un concerto corale strumentale incentrato sull’esecuzione, in particolare, di due partiture raramente eseguite in Italia e che vedono all’opera un organico inconsueto, formato da un coro a voci maschili, voci soliste di tenore e baritono e piccola orchestra di fiati, tastiere e percussioni:

Das Berliner Requiem, di Kurt Weil (1929) su testi di Bertolt Brecht, è un’opera composta da sei “quadri”, ognuno dei quali leva alto un grido di denuncia contro la società corrotta e malata (tema quanto mai attuale!). Composta nel 1929, prevede due voci narranti (tenore e baritono), coro a voci maschili e orchestra composta da 2 clarinetti, 2 fagotti, 2 saxofoni, 2 corni, 2 trombe, 2 tromboni, harmonium, timpani, percussioni, chitarra e banjo; si tratta di un Requiem volutamente laico e profano, testimonianza emblematica delle lacerazioni sociali del Novecento.

La Missa pro pace, di Ambroz Copi (2014)

il Requiem per un soldato di Marina Giovannini (2015) in prima esecuzione assoluta e appositamente composto in occasione di questo evento

Sì alla vita e all'amore, di Roberto Di Marino (2015) in prima esecuzione assoluta e appositamente composto in occasione di questo evento

La Polni Mše (Soldatenmis, Field Mass, Messa da campo), di Nohuslav Martinu (1939) dedicata ai soldati volontari cechi che militarono nell’Armata francese durante la seconda Guerra Mondiale; viene eseguita da un coro maschile, baritono solo e orchestra composta da 2 flauti, 2 clarinetti, 3 trombe, 2 tromboni, 1 pianoforte, 1 harmonium, timpani e percussioni; si riconosce in quest’opera il legame con la tradizione musicale ottocentesca, una sensibilità vicina alle esperienze di Stravinskij e ai compositori neoclassici francesi.

 

« Il Trentino e la Guerra» è il titolo del concerto che avrà per protagonisti il Coro Filarmonico Trentino, la Vokalna Akademija di Ljubljana e l'Orchestra Filarmonica Slovena. Sono in programma pagine musicali di Kurt Weil, Ambrož Copi, Mariana Giovannini, Roberto Di Marino e Bohuslav Martinu. Si inizia alle 20,45.

 

Il progetto musicale « Il Trentino e la Guerra– la musica al servizio della storia a 70 anni dalla fine del Secondo Conflitto Mondiale» nasce dalla collaborazione fra il Coro Filarmonico Trentino, la Vokalna Akademija di Ljubljana e l'Orchestra Filarmonica Slovena. Un filo, questa volta non spinato, unisce due Paesi – Italia e Slovenia – fra loro strettamente legati al confine orientale della nostra penisola.

L'iniziativa di collaborazione artistica, che vede coinvolte le tre realtà musicali, è incentrata sull'esecuzione, sabato 25 aprile al Teatro Sociale di Trento, di due opere raramente proposte al pubblico: Das Berliner Requiem di Kurt Weil e Polni Mše di  Bohuslav Martinu.

Su testi di Bertolt Brecht, il Requiem berlinese è un'opera in sei quadri, ognuno dei quali leva alto un grido di denuncia contro la società corrotta e malata. Composta da Kurt Weil nel 1929, prevede due voci narranti (il tenore Martin Sušnik e il baritono Darko Vidic), un coro di voci voci maschili (la Vokalna Akademija di Ljubljana e la sezione maschile del Coro Filarmonico Trentino) e un'orchestra composta da 2 clarinetti, 2 fagotti, 2 sassofoni, 2 corni, 2 trombe, 2 tromboni, harmonium, timpani, percussioni, chitarra e banjo. Si tratta di un  requiem volutamente laico e profano, testimonianza emblematica delle lacerazioni sociali del Novecento. La direzione sarà affidata al M° Stojan Kuret.

Stessa direzione e stesso organico per la messa Polni Mše, che si compone di canti liturgici, salmi e testi del poeta Jiři Mucha ed è stata scritta nel 1939 come reazione allo scoppio della guerra, con la speranza che la pace potesse presto unire nuovamente le Nazioni. La messa è stata scritta per i soldati sul campo e per essere eseguita all'aperto. È dedicata ai soldati volontari cechi che militarono nell'Armata francese durante la seconda Guerra Mondiale e viene eseguita da coro maschile, baritono solo (Darko Vidic) e orchestra composta da 2 flauti, 2 clarinetti, tre trombe, 2 tromboni, pianoforte, harmonium, timpani e percussioni. Si riconosce in quest'opera il legame con la tradizione musicale ottocentesca, unitamente ad una sensibilità vicina alle esperienze di Stravinskij e ai compositori neoclassici francesi. 

La serata non si esaurirà però nell'esecuzione di queste due opere: Il Coro Filarmonico Trentino diretto da Sandro Filippi, nella sua formazione classica di coro misto, proporrà a cappella due brani inediti appositamente composti per questo evento: Requiem per un soldato di Marina Giovannini e Sì alla vita e all'amore di Roberto Di Marino, mentre la Vokalna Akademija di Ljubljana eseguirà la Missa pro Pace di Ambrož Copi per soprano e orchestra con Martina Burger voce solista.

L'evento musicale, promosso dal Coro Filarmonico Trentino con il patrocinio della Provincia Autonoma di Trento, avrà inizio alle 20,45 ed il pubblico potrà accedere gratuitamente al “Sociale” previo ritiro del biglietto numerato in distribuzione presso il punto informativo del Teatro nell'ora precedente lo spettacolo. 

Costi

Ingresso gratuito previo ritiro biglietto d’entrata in distribuzione  presso la cassa del Teatro Sociale a partire dalle 19.40 fino ad esaurimento posti.


organizzazione: Coro Filarmonico Trentino