Il bene ostinato

Convegno

Aperitivo con l’autore

Giovedì 4 agosto alle ore 18 presso l’aula magna del municipio di Predazzo, Paolo Rumiz, scrittore e giornalista triestino, presenterà “Il Bene Ostinato”, un libro sull’ostinazione di perseguire il bene, facendolo in prima persona, contro ogni statistica e calcolo economico o di marketing. Fare del bene per stare meglio tutti. Solidarietà sociale per aiutarsi l’un l’altro a essere più umani e prendersi cura del corpo, rispettandolo e proteggendolo. Proteggendolo dagli estremismi religiosi e dalle leggi ingiuste, agendo come medici per cercare di curarne le ferite, visibili e invisibili, mortali o curabili. Senza distinzione, perché di fare del bene si tratta. E si tratta di farlo a tutti, per tutti e per noi, anche. Senza che sia visto dai cinici metropolitani in cravatta solamente come un atto egoista, fare del bene agli altri fa bene a chi lo fa, a chi ci riesce. Scriverlo, o pensarlo e dirlo è importante.
Così ha fatto l’autore, che dopo essere entrato in contatto con il Collegio Universitario Aspiranti Medici Missionari Medici con L'Africa, più conosciuto con la sigla di C.U.A.M.M., è partito con loro e li ha seguiti in Africa per osservarne da vicino l’azione e capirne l’importanza enorme.
Il C.U.A.M.M., organizzazione non governativa nata 1950 per formare e preparare medici che possano operare nei paesi in via di sviluppo, oggi è un'associazione che si interessa alle problematiche legate alla salute e alla medicina nei paesi più poveri del mondo. Inoltre svolge attività di formazione sia in Italia che in Africa, e realizza progetti di cooperazione e dibattiti per una maggiore conoscenza e diffusione dei problemi che affliggono Angola, Etiopia, Kenya, Mozambico, Tanzania, Uganda e Sudan, i paesi nei quali attualmente sono impegnati per rafforzare il diritto umano alla salute e per estendere l'accesso ai servizi sanitari delle popolazioni locali, spesso abbandonate dalle autorità.
Lo scrittore e viaggiatore Paolo Rumiz ne “Il Bene Ostinato” racconta però soprattutto delle persone implicate ostinatamente a fare del bene, soffermandosi sulle azioni precise e ferme di uomini e donne, dalle vite intense e spesso rocambolesche, ma fiere, e sui loro sguardi sul mondo e sulle loro scelte che li hanno portai e li portano ad affrontare situazioni pericolose e drammatiche, e confrontarsi con l’orrore quotidiano del non poter fare di più, facendo tutto quello che si riesce, per curare chi sta male. Lontani da casa e dagli affetti, lontani dai divani comodi e dai grattacieli, lontani dagli ospedali ben attrezzati e dalle operazioni in ambienti sterili. Ostinatamente, per restare collegati anche agli altri uomini e donne lontani che noi chiamiamo stranieri, ed aiutarli. A stare bene.
L’iniziativa è promossa dal Comune, dalla Biblioteca e dalla libreria Discovery di Predazzo.

Aperitivo fornito da “Fior di bosco”
si ringrazia il ristorante “La Berlocca

Paolo Rumiz, Il bene ostinato, Feltrinelli, 2011
"È la storia dei 'profeti' di oggi, i punti emergenti di un volontariato italiano di cui non si scrive, il nucleo di un altruismo che alberga negli stessi territori dell'egoismo antistranieri. È la storia di una pattuglia di medici italiani, inquadrati nella più brillante e meno nota – mai discussa – delle nostre Organizzazioni non governative, Medici con l'Africa Cuamm."

I "Medici con l'Africa" del Cuamm (Collegio Universitario Aspiranti e Medici Missionari) si spendono dal 1950 per il diritto fondamentale alla salute e l'accesso ai servizi sanitari. Il Cuamm oggi è presente in sette paesi: Angola, Etiopia, Kenya, Mozambico, Sudan, Tanzania e Uganda. L'incontro tra il Cuamm e Paolo Rumiz è la scintilla da cui nasce questo libro. C'è uno scrittore-viaggiatore che si innamora del progetto, parte per l'Africa e osserva un'altra Italia in azione. Si sofferma sulle donne e sugli uomini – non solo medici – che con le famiglie decidono di vivere e lavorare nei villaggi e nelle città dove opera il Cuamm. Quali sono le loro storie? Come è cambiata la loro vita? Qual è la radice del loro impegno? È l'occasione per indagare e raccontare un mondo poco conosciuto, composto da singolari emigranti, professionisti che si sradicano dall'Italia con le proprie famiglie per trapiantarsi in contesti disagiati, spesso pericolosi, sempre impegnativi.
Sono storie particolari, a volte uniche, che connettono il Nord e il Sud del mondo. E forse aprono una strada al futuro.


organizzazione: Comune di Predazzo - Biblioteca di Predazzo