Il biotopo in punta di piedi: la torbiera di Fiavé
Vivi l'Ambiente 2004
Il biotopo offre la possibilità di visionare alcune caratteristiche botaniche tipiche della zona paludosa. Diventa interessante in alcuni periodi dellanno per il bird-watching ed per un rinomato sito archeologico che ha permesso di scoprire caratteristiche legate al clima e alla vegetazione successiva allultima glaciazione.
Destinatari: tutte le fasce di età
Calendario: venerdì 25 giugno/9 e 23 luglio/6 e 7 agosto
Ritrovo e rientro: presso il Biotopo della Torbiera di Fiavé sulla strada provinciale che collega Fiavé a Ballino nei pressi della Pizzeria Ristorante La Pineta dalle 14.30 alle 17.00
Prenotazioni: presso APT Terme di Comano-Dolomiti di Brenta scarl - via C. Battisti, 38/d - 38077 Ponte Arche Terme di Comano (Tn) - tel. 0465 702626, e-mail: info@comano.to, www.comano.to. Il servizio è gratuito.
I biotopi provinciali www.provincia.tn.it/areeprotette
Torbiera di Fiavé
La torbiera di Fiavé è quasi più nota per il grande patrimonio archeologico che in essa è conservato che non per i suoi aspetti naturalistici. Qui, infatti, sono state rinvenute le ben note palafitte che hanno conferito a questa zona il ruolo di stazione archeologica d'importanza internazionale.
Il Biotopo "Fiavé" è però stato istituito anche in considerazione del suo grande pregio naturalistico, così da potervi attuare una tutela "globale" che preservi l'uno e l'altro aspetto della sua ricchezza, evitando manomissioni arbitrarie che potrebbero danneggiare irreversibilmente l'intero sistema.
La torbiera di Fiavé ha avuto origine per colmamento di un lago preesistente, a sua volta formatosi circa 12-14.000 anni fa, al termine dell'ultima fase della glaciazione würmiana, in virtù di uno sbarramento morenico. Questo lago era, in origine, profondo più di 20 metri e perfino più esteso dell'attuale bacino occupato dalla torbiera. Gli insediamenti palafitticoli - che sono particolarmente estesi - erano collocati sulle rive e su un isolotto di questo antico bacino.
La scomparsa del lago è avvenuta per colmamento ad opera della vegetazione delle rive, che nel corso del tempo ha progressivamente invaso lo specchio dacqua fino a occuparlo quasi per intero. Durante questo lungo processo laccumulo dei resti dei vegetali morti ha dato origine alla formazione di un potente deposito di torba, dello spessore massimo di 3 metri.
organizzazione: Rete trentina di educazione ambientale - APPA