Il bosco dentro il palazzo

Mostra

Un originale incontro artistico tra Carlo Scantamburlo, scultore che racconta la natura utilizzando come alfabeto il legno del bosco e Matthias Schilling, pittore che nei suoi acquerelli la impreziosisce con un tocco delicato e fantastico.

"Il grande abete nel cuore del centro storico, le casette di legno dei mercatini, gli alberi creativi addobbati dai bambini portano in città la natura, la vestono a festa e la trasformano in “Trento città del Natale”.
Ma anche negli altri periodi dell'anno bastano pochi minuti per ritrovarsi nell’armonia della natura, lasciarsi alle spalle il traffico e godersi il silenzio rigenerante del bosco, che ci riporta alla meraviglia delle cose semplici e agli immutabili ritmi delle stagioni.
L'originale incontro artistico tra Carlo Scantamburlo, scultore che racconta la natura con la natura, utilizzando come alfabeto il legno del bosco, e Matthias Schilling, pittore che nei suoi acquerelli la impreziosisce con un tocco delicato e fantastico, porta il bosco in città. Permette al visitatore di immergersi nell’incanto e nell’armonia della natura in un luogo inusuale, lasciando volare la fantasia nel ricordo di reali passeggiate tra i chiaroscuri, i profumi e i sussurri della montagna.
È bello che questo incontro sia ospitato a palazzo Thun creando l’occasione per far conoscere ai cittadini luoghi istituzionali che si aprono al mondo della cultura.
Il percorso della mostra si snoda dal pianterreno della sala Thun agli spazi più nascosti delle cantine di torre Mirana e diventa una passeggiata nel nostro territorio alla scoperta della nascita e della crescita di espressioni artistiche che rivestono di nuovi colori e forme la bellezza ancestrale del bosco rappresentato nei mille frammenti che lo compongono.
Tutte le storie che può raccontare un albero, attraverso i colori delle sue foglie, l'inestricabile intreccio dei suoi rami, le nodosità della sua corteccia, sono tradotte da questi due artisti in opere di pittura e scultura che incantano allo stesso tempo per il loro realismo e per la straordinaria capacità di suscitare emozioni.”