Il brutto anatroccolo

Teatro

Spettacolo di narrazione e teatro di figura realizzato per promuovere la lettura di libri di fiabe e per incitare i genitori a raccontarle ai propri figli. Viene proposto in grandi dimensioni un libro aperto che via via sfogliato diventa un pop up tridimensionale. La storia è stata rivisitata da Mario Mirabassi e la sua intenzione è cogliere gli aspetti più significativi e moderni di questa storia, che mettono in evidenza la diversità come pregio, più che come difetto; infatti il Brutto Anatroccolo non rinasce a nuova vita diventando un cigno ma è semplicemente un cigno fin dalla nascita e il suo essere diverso sarà soggetto di esperienze difficili che hanno come punto di riferimento il bisogno di socialità e di appartenenza. Anche quando diventerà un cigno farà comunque parte di questo mondo tra la fattoria e lo stagno, di cui fanno parte in maniera armoniosa anche i diversi esseri viventi (animali). Nelle intenzioni dell’autore si rappresenta un mondo che può essere anche riconoscibile nelle relazioni umane e vuole essere un contributo alla soluzione dei problemi drammatici di questo tempo, quali il razzismo, la discriminazione, ecc. Lo spettacolo molto dolce, agisce con i ritmi tipici del racconto di fiabe: la nascita, la scoperta del mondo e l’emancipazione. Il Brutto Anatroccolo incontra diversi animali ognuno dei quali rappresenta dei ruoli specifici nel percorso di emancipazione, in quanto il brutto anatroccolo non è brutto ma è semplicemente un cigno...