Il cavallo d'acciaio

Storie di ciclismo in Trentino. Da "La Leggendaria Charly Gaul" a "La Moserissima"

Mostra

A partire da 31 luglio la mostra, curata dalla Fondazione Museo storico del Trentino in collaborazione con APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi e ASD Charly Gaul Internazionale con il contributo della Fondazione Caritro e della Provincia autonoma di Trento sarà visitabile presso il Malgone di Candriai. Il 31 luglio sarà inaugurata alle ore 20.00, un’occasione per assistere alla presentazione del libro “IL CAVALLO D’ACCIAIO Storie di Ciclismo in Trentino, Sulle strade di Charly Gaul e dei Moser” a cura di Alessandro De Bertolini. 

Tra gli oggetti più rappresentativi sono presenti in mostra la bicicletta utilizzata da Francesco Moser quando si aggiudicò il record dell’ora a Città del Messico nel 1984, la bicicletta con cui Gino Bartali vinse il Tour de France nel 1948, la bicicletta con cui Ermanno Moser partecipò al Giro d’Italia nel 1935, una copia della bicicletta usata da Aldo Moser negli anni cinquanta e un biciclo di fine Ottocento
 
Tra gli argomenti affrontati: l’invenzione della bicicletta, la diffusione del ciclismo nelle città europee nella seconda metà dell’Ottocento, l’evoluzione dei componenti meccanici, la bicicletta come simbolo della modernità e come “atto rivoluzionario”, l’arrivo delle prime biciclette in Trentino e lo sviluppo del velocipedismo, la costruzione delle prime piste per velocipedi a Trento e a Rovereto, la nascita dei club sul territorio, i primi raduni, le prime gare, il cicloturismo e il “cicloturismo patriottico”, la nascita del Touring Club, le regole per la circolazione e il “codice del ciclista”, la tassa sulla bicicletta nell’Impero Austriaco e nel Regno d’Italia, la stampa locale d’epoca, i primi costruttori di biciclette in Trentino, le prime reclame, l’apertura delle prime botteghe, la diffusione dell’associazionismo sportivo nel Tirolo italiano e i legami con il sentimento di italianità di una parte dei trentini, la costituzione della Federazione ciclistica in Trentino e l’Unione velocipedistica italiana, i Comitati regionali e la Federazione ciclistica italiana, il ruolo della bicicletta durante la Grande guerra, il corpo degli Bersaglieri ciclisti, il rapporto tra la donna e la bicicletta, la nascita della Gazzetta dello Sport, i primi Giri d’Italia e il legame fra la Corsa rosa e il Trentino, le grandi tappe disputate sul territorio provinciale. Una sezione speciale è dedicata all’intitolazione della salita di Monte Bondone a Charly Gaul, alla nascita de “La Leggendaria Charly Gaul” e della “dinastia” dei Moser di Palù di Giovo.
Sono presenti immagini d’epoca provenienti da archivi privati e istituzionali, filmati di famiglia in formato 8 e super 8 e una maglia di Charly Gaul. 
 
L’allestimento della mostra vanta alcune importanti collaborazioni, tra cui quella con il Museo del ciclismo Madonna del Ghisallo, di Magreglio in provincia di Como, il più importante museo sulla storia del ciclismo in Italia. 
 
Per la Fondazione Museo storico del Trentino la mostra è curata da Alessandro de Bertolini, i contenuti video e le videointellazioni sono state realizzate dal regista Lorenzo Pevarello e la ricerca delle immagini presenti nell’Archivio fotografico della Fondazione Museo storico del Trentino è stata svolta da Luca Caracristi.  


organizzazione: Fondazione Museo storico del Trentino - APT Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi