Il cercatore di luce
Ad Arco l’anteprima nazionale del nuovo romanzo di Carmine Abate
Presentazione in anteprima nazionale, mercoledì 13 ottobre al Centro giovani intercomunale Cantiere 26 ad Arco, per «Il cercatore di luce», il nuovo romanzo di Carmine Abate (Mondadori) che ha in Giovanni Segantini, il grande pittore di origine arcense, il fulcro narrativo.
La presentazione, con inizio alle ore 20.30, è organizzata dalla biblioteca civica «Bruno Emmert» di Arco in collaborazione con il Mag (Museo Alto Garda): l’autore dialogherà con Alessandra Tiddia, funzionaria del Mart (Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto) e curatrice del progetto «Segantini e Arco» (allestito alla galleria civica Segantini di Arco), con la moderazione di Roberta Bonazza. Proseguirà la serata una mostra dedicata alla rivisitazione delle opere di Segantini ideata e allestita per l’occasione dal collettivo artistico Borlottee.
Sarà presente anche la libreria Cazzaniga di Arco, che metterà a disposizione per la vendita il romando di Carmine Abate.
La presentazione apre «Tzundoku», la nuovissima rassegna dedicata alla letteratura e organizzata dalla biblioteca «Emmert» con Cantiere 26.
Il romanzo
Carlo ha dodici anni quando sale in Scanuppia, una montagna del Trentino, per trascorrere le vacanze estive nella baita di famiglia. I genitori non fanno che litigare, la tensione è palpabile, eppure un inatteso sollievo lo coglie quando si immerge nel dipinto appeso nella sua stanza: una giovane donna con un bambino tra le braccia. Chi sono quelle due persone?
Al ragazzo pare di riconoscerle e chiede notizie alla Moma, la nonna originaria della Calabria, scoprendo che il nonno aveva conosciuto il pittore, Giovanni Segantini. Carlo si trova così a ricostruire la trama intima e collettiva di un intero secolo, a partire dalla travolgente vicenda umana di Segantini, legata a quella della propria famiglia. Mentre è alle prese con i primi turbamenti sentimentali, il ragazzo si appassiona all’amore tra l’artista e Bice Bugatti, donna carismatica e compagna fedele, sempre al suo fianco dall’incontro a Milano agli anni in Brianza e in Svizzera.
In un romanzo epico e visionario, Carmine Abate torna a raccontare un’appassionante storia famigliare, e vi intreccia con maestria la straordinaria avventura esistenziale e artistica di uno dei nostri più grandi pittori, muovendosi – con l’autorevolezza di chi li conosce nelle più segrete profondità – in luoghi lontani ma dalla identica, struggente meraviglia: dal Trentino di Arco e della Scanuppia, paradiso naturale degli urogalli, alle altezze sublimi di Maloja, all’altopiano della Sila, monumento alla bellezza nel cuore del Mediterraneo. Avvalendosi di un meccanismo narrativo ad alta precisione alimentato da una lingua insieme morbida e acuminata, Abate scolpisce un potente romanzo corale che affronta temi universali: la vita, la natura, la morte, gli stessi del famoso Trittico della Natura di Giovanni Segantini.
È lui l’inesausto cercatore di luce che, pur presagendo la fine ormai prossima, sale in montagna a dipingere l’ultima, grandiosa opera. L’unico modo per sconfiggere la morte. La sua e la nostra.
L’autore
Carmine Abate è nato a Carfizzi, un paese arbëresh della Calabria. Emigrato da giovane ad Amburgo, oggi vive in Trentino. Come narratore, ha esordito in Germania con “Den Koffer und weg!” (1984) e in Italia con “Il ballo tondo” (1991), cui sono seguiti raccolte di racconti e romanzi di successo. I suoi libri, vincitori di prestigiosi premi, sono tradotti in numerosi Paesi. Con “La collina del vento” (2012) ha vinto il 50° premio Campiello.
Ingresso gratuito con green pass e prenotazione obbligatoria sul sito di Cantiere 26