Il cielo degli antichi

Manifestazioni ed eventi

Che cosa è l'Archeoastronomia
La scoperta in molte parti del mondo, ma soprattutto sul territorio europeo, di numerosi reperti costituiti da pietre allineate o disposte secondo forme geometriche ben definite, spessissimo secondo circoli od ovali, o addirittura strutture di complessità maggiore costruite in modo da essere orientate verso zone dell'orizzonte in corrispondenza delle quali sorgevano o tramontavano oggetti celesti di particolare importanza per la cultura che produsse i reperti, ha suscitato durante gli ultimi cinquant'anni un notevole interesse nell'ambiente degli archeologi.
Essi si resero ben presto conto che l'osservazione del cielo giocò invariabilmente un ruolo di primissimo piano nello sviluppo sociale e culturale delle varie civiltà antiche, partendo addirittura dal Paleolitico quando ancora il concetto di civiltà era difficile da applicarsi. Tutto sommato non ci deve meravigliare poi molto che il cielo con i suoi fenomeni abbia attirato lo sguardo curioso, ma nello stesso tempo timoroso, degli uomini che popolarono il mondo in quei remoti periodi. È un fatto sostanziale invece che sia esistita accanto a una certa abitudine ad occuparsi delle cose del cielo, una tendenza a produrre dei reperti archeologici che sono sopravvissuti fino ai giorni nostri e che quindi possono essere accuratamente studiati. Vediamo quindi che l'osservazione astronomica diffusa tra le antiche culture e di cui oggi troviamo abbondante traccia nei reperti archeologici, rappresentò la naturale conseguenza di una precisa e fondamentale esigenza: quella di sopravvivere.
Questo fatto giustifica l'universale diffusione che l'Astronomia ha avuto, sotto differenti aspetti, presso tutte le antiche culture che si svilupparono sul pianeta. Attualmente gli studiosi chiamano Archeoastronomia (taluni preferiscono Astroarcheologia o Paleoastronomia) la scienza che studia i reperti archeologici che ci tramandano il ricordo dell'attività di osservazione e studio dei corpi celesti portata avanti da individui appartenenti alle culture antiche.
Associazione Astrofili Alto Garda e Ledro

29 novembre
Il cielo degli antichi
prof. Walter Ferreri, astronomo, osservatorio di Torino, direttore scientifico della rivista "Nuovo Orione"

7 dicembre
Le comete
prof. Mario di Martino, astronomo, osservatorio di Torino

14 dicembre
Calendari e riti di capodanno
prof. Guido Cossard, astronomo, esperto di archeoastronomia

21 dicembre
Osservazioni al telescopio


organizzazione: Comune di Riva del Garda Assessorato alla Cultura - Museo Civico - Associazione Astrofili Alto Garda e Ledro