Il collettivo di scrittura Tersite Rossi presenta "Gleba"

 ‘Gleba’ indaga la complessità dell’esistente con un’impressionante lavoro di documentazione”.

Incontri e convegni , Presentazione libro

presenta: Nicola Spagnolli

La trama del libro

Paolo, ragazzo insicuro e introverso, frequenta una scuola elitaria, dove gli studenti sono spinti a una competizione feroce come quella del mercato del lavoro che li attende.
Adriana, impiegata modello in un colosso dell’e-commerce, la sera torna a casa e studia da brigatista, per vendicarsi dei padroni che le han portato via il marito e la migliore amica.
Amina, figlia d’immigrati marocchini, dopo la morte sul lavoro del padre si è smarrita nel tunnel del vuoto esistenziale, da cui prova a uscire abbracciando il jihad.
Enrico e Valeria, marito e moglie, conducono una vita precaria come il loro lavoro; lui sublima con la letteratura, la palestra e le avventure extraconiugali, lei con il sogno di un figlio.
Proprio quando queste esistenze così distanti, ma tutte asservite, inizieranno a toccarsi e a confidare in una svolta, comincerà il conto alla rovescia di un duplice, pazzesco attentato terroristico, pronto a travolgere tutto e tutti. A sperare di resistere sarà solo chi avrà il coraggio di svolgere il mestiere più difficile: quello di vivere.

Tersite Rossi è un collettivo di scrittura.

Lo pseudonimo è un omaggio al signor Rossi, l’uomo della strada, e a Tersite, l’antieroe omerico, emblema dell’opposto di ciò che tutti si attendono. È brutto, debole e codardo in un mondo di belli, forti e coraggiosi. È il sacco dei rifiuti che stona nella dimora linda della pubblicità. È il compagno di classe di cui non ci si ricorda mai il nome. È la fine quando tutti parlano d’inizio. È l’alba quando tutti pensano al tramonto. È l’ombra che nessuno vede, perché è arrivata troppo presto. O troppo tardi.

Elementi ricorrenti nei romanzi di Tersite Rossi sono la riflessione sul potere e i suoi abusi, l’ineluttabilità della sconfitta di chi prova a sfidarlo, l’incastro fra la Storia con la maiuscola e quella con la minuscola, lo svolgersi inesorabilmente circolare delle vicende umane, il ruolo talvolta cinico, talvolta salvifico, comunque sempre decisivo, della casualità e del fato.