Il diradarsi dell'oscurità
Pagine del Garda
Il diradarsi dell'oscurità
Il Trentino, i Trentini nella seconda Guerra Mondiale 1944-45, Terzo volume, a cura dela Laboratorio di Storia di Rovereto, Egon Edizioni
presentazione a cura di Gustavo Corni e del Laboratorio di Storia di Rovereto
La nuova opera del Laboratorio di storia di Rovereto ha richiesto cinque anni di lavoro per compiersi: tanto è il tempo che la separa da Il popolo scomparso, il fotolibro sulla prima guerra mondiale. E da quel libro, e da tutti gli altri che l'hanno preceduto, ha preso le mosse Il diradarsi dell'oscurità, assumendone le modalità di ricerca e di elaborazione ma portandole ad un livello molto più alto di consapevolezza storiografica e di conoscenza storica.
Il libro funziona come una scatola cinese: c'è un racconto fotografico, scandito cronologicamente, che mette a confronto visivo gli eventi bellici (la guerra sui fronti, poi la guerra in casa) con lo scorrere della vita civile, ed è accompagnato e commentato da frammenti di scrittura memorialistica. Da esso fuoriescono delle storie emblematiche, individuali e collettive, spesso sconosciute, raccontate attraverso altre immagini e documenti e testimonianze e testi del Laboratorio. E, ancora, degli album fotografici di soldati, degli album da disegno di prigionieri.
La ricerca si è svolta a tutto campo: dagli archivi pubblici a quelli privati, da quelli trentini a quelli italiani, a quelli esteri (Germania, Francia, Gran Bretagna, Russia, Stati uniti, Svizzera, Sud Africa, Australia); dalle fonti iconografiche a quelle documentarie; da quelle bibliografiche a quelle memorialistiche.
Da quell'accumulo enorme ma frammentato di conoscenza è nato il libro, con la pretesa (che è forse costrizione) di ricomporre quei frammenti restituendoli alla comunità sotto forma di grande racconto che intrecci la Storia con le storie degli attori, e dia visibilità a uomini e donne, le cui esistenze, dissipate dagli eventi, si sono perse nell'opacità della memoria collettiva.
Ancora una volta, ma più ancora che in passato, il Laboratorio si è configurato come ricercatore collettivo, collettore di documenti e testimonianze, spazio di confronto e discussione con studiosi e ricercatori, luogo di scrittura, motore di una rete di collaborazioni estesa a tutta la Provincia. Solo così è cominciata a diradarsi l'oscurità quasi totale che avvolgeva e in parte ancora avvolge - eventi e protagonisti di quel conflitto mondiale.
La nuova opera del Laboratorio di storia di Rovereto funziona come una scatola cinese: c'è un racconto fotografico, scandito cronologicamente, che mette a confronto visivo gli eventi bellici (la guerra sui fronti, poi la guerra in casa) con lo scorrere della vita civile, ed è accompagnato e commentato da frammenti di scrittura memorialistica. Da esso fuoriescono delle storie emblematiche, individuali e collettive, spesso sconosciute, raccontate attraverso altre immagini, documenti, testimonianze e testi.
La ricerca si è svolta a tutto campo: dagli archivi pubblici a quelli privati, da quelli trentini a quelli italiani ed esteri (Germania, Francia, Gran Bretagna, Russia, Stati uniti, Svizzera, Sud Africa, Australia); dalle fonti iconografiche a quelle documentarie; da quelle bibliografiche a quelle memorialistiche.
Da questo accumulo enorme ma frammentato di conoscenza è nato il libro, con la pretesa di ricomporre quei frammenti restituendoli a una comunità sotto forma di grande racconto, che intrecci la Storia con le storie degli attori, e dia visibilità a uomini e donne, le cui esistenze, dissipate dagli eventi, si sono perse nell'opacità della memoria collettiva.
Lopera si articola in tre volumi che copriranno gli anni della Seconda guerra mondiale.
Volume I 1939-1941 in libreria dal 18 marzo 2010
Volume II 1942-1943 in libreria da giugno 2010
Volume III 1944-1945 in libreria da ottobre 2010
organizzazione: Comune di Arco - Associazione Il Sommolago - Servizio Attività Culturali Intercomunale di Arco e Riva del Garda