Il dritto e il rovescio. L'altalena del Karakorum

Convegno

Giovedì 8 febbraio, presso la sala assembleare del Comprensorio C9 in via Rosmini a Riva del Garda, l'alpinista Nives Meroi presenterà, in prima regionale: “Il dritto e il rovescio. L'altalena del Karakorum”, una multivisione che farà rivivere agli spettatori le ultime avventure di Nives Meroi in Karakorum nel 2006. La serata è organizzata dalla Sat di Riva del Garda e patrocinata dal Comune.

Nives Meroi >> è nata a Bonate Sotto (BG) il 17-09-1961. Con nove ottomila all'attivo, è una delle due donne al mondo con il maggior numero di ottomila raggiunti. Vive col marito Romano Benet, a Fusine, frazione di Tarvisio. Compagni nella vita ma anche in spedizione. Entrambi fanno parte del Club Alpino Accademico Italiano.
Lo scrittore italiano Erri De Luca, con una pennellata descrittiva formidabile, così ne parla: “Ha per artigli i ramponi sotto le scarpe d'alta quota, ha in mano le piccozze per mordere i pendii ghiacciati, le decine di gradi sottozero. È una tigre d'alta montagna, italiana, tra le pochissime donne al mondo ad aver scalato nove dei quattordici giganti che superano gli ottomila metri. Ho seguito per un po' la sua traccia, che in alto si perde dove non ho respiro. Lei scala senza bombole d'ossigeno e senza aiuto di portatori d'alta quota. Gioca pulito col mondo Nives Meroi la tigre, sopra i grattaceli di madre natura”.
Nives Meroi ha all'attivo una vasta attività, che va dalle più difficili vie delle Alpi, alle cascate, fino alle invernali, come la prima salita del Pilastro Piussi al Piccolo Mangart di Coritenza.
Sulla presenza femminile nel mondo dell'alpinismo questa è una sua riflessione: “Il problema è sempre stato più rivolto all'esterno, verso l'opinione pubblica che preferiva vedermi come l'elemento decorativo del gruppo, non ritenendomi adatta, in quanto donna, ad affrontare questo tipo di attività. E questo rappresenta un'ulteriore limite all'espansione dell'alpinismo femminile in Himalaya. Tuttora una donna, per porsi all'attenzione del pubblico, impiega più tempo ed energie di un uomo e in questo la responsabilità è anche della stampa. Probabilmente il bacino d'utenza delle riviste di settore è maschile, e quindi generalmente fatto dagli uomini, per gli uomini. Parlare tanto di donne non sarebbe funzionale alle vendite. E qui si innesca un meccanismo a catena, perché finché non si divulgano le seppur poche esperienze femminili, non si da la possibilità ad altre donne di acquisire dati, termini di paragone, e familiarità con questa forma di alpinismo. Se fino ad ora nessuna donna è arrivata alla fine della gara per i 14 ottomila, questo non vuole dire che i risultati delle donne debbano essere trascurati, anche perché, e questo vale per tutti, non è detto che la bravura e la fantasia di un alpinista si misuri con le cime raggiunte. Le regole del gioco, i metri di valutazione sono stabiliti da uomini, così come le regole comportamentali e le rigorose definizioni di stili (alpino/ himalayano, professionismo, spedizioni commerciali) un labirinto di regole sempre più ferree e alla fine sempre meno rispettate. Ma se è vero che ciascuno vive l'alpinismo, come ogni altra attività umana, dall'interno del proprio orizzonte psicologico, emotivo, culturale, è evidente che ciascuno va in montagna con un diverso atteggiamento e una diversa finalità.
E forse io, come donna, quando voglio adeguarmi al modello maschile, continuo a ripetere l'errore di cercare in me qualità che non ho, trascurando di coltivare quelle che possiedo, che non sono né superiori né inferiori a quelle di un uomo, ma semplicemente diverse”
La serata sarà incentrata sulla visione di "Il dritto e il rovescio - L'altalena del Karakorum" , una multivisione che porterà gli spettatori a rivivere le ultime avventure di Nives Meroi in Karakorum, nel 2006.


organizzazione: Sat di Riva del Garda - patrocinio del Comune di Riva del Garda