Il fantastico mondo di Giovanni Paoli
Giovanni Paoli nasce a Ragoli (Trento) l11 febbraio 1921. La sua famiglia - composta del papà Ludovico Paoli, della mamma Alice Troggio, i fratelli Livio e Fiorindo e le sorelle Ida e Lidia - viveva a Ragoli ma in estate si trasferiva a Madonna di Campiglio dove il papà allevava ed accudiva il bestiame prendendo in affitto la malga Campo Carlo Magno che apparteneva a Fritz Österreicher, proprietario del Grand Hotel Des Alpes e Golf Hotel. Papà Ludovico per onorare laffitto della malga si impegnava a fornire agli hotel il latte e il burro per lintera stagione estiva. Giovanni intanto diventava un vivace bambino frequentando le scuole elementari nel paese natio, inserito nella pluriclasse della prima e seconda, poi in quella dalla terza alla quinta. Naturalmente il tempo doro dellinfanzia sembra essere rimasto nella memoria di Giovanni e il fascino dei giochi di allora pare ancora emergere dalle sue creature fantastiche fatte delle schegge deposte dei boschi, quei boschi dove allora si correva a perdifiato in solitudine o con gli amici e che oggi si rianimano di scintillanti presenze dellimmaginazione. Una lunga storia quella di Giovanni cresciuto fra le montagne, una vita intensa fatta di impegno e pensieri giovanili, di speranze e sogni, quei sogni che da alcuni anni riaffiorano in forma di irrequieti animaletti, le sue creazioni darte in legno dipinto. Eccole le piccole creature, oggetti trovati rimessi in circolo e balzanti nella realtà, intrisi di sorprendente vivacità in affermazione di uno spirito leggero e fanciullesco che solo gli artisti veri e sinceri sanno distinguere e suggerire. Giovanni Paoli, con impeto e sorridente spontaneità sembra aver appreso la teoria della bellezza delle cose che si manifestano nelleleganza della semplicità, mentre gioca a svelare forme e sembianze che ad alcuni occhi distratti sono precluse. Una forma darte la sua in continua trasformazione, nella necessità di restituire valore e rispetto a tutte le cose animate ed inanimate di questo mondo.
(Alessandro Togni)
organizzazione: Centro Studi Judicaria