Il giardino dei ciliegi
In un giardino di ciliegi si muovono i singoli destini di un gruppo di individui appartenenti ad una famiglia che rispecchia la crisi di una società, la decadenza di una classe, l'affermazione di un'altra, la trasformazione di una mentalità, il delinearsi di un nuovo e diverso sistema di valori. Nel Giardino tutto è costruito sull'alternanza fra l'immobilità e i brividi forieri di un cambiamento.
"Oltre al merito di un'esemplare orchestrazione attorale va accreditato a Bernardi anche quello di aver riproposto la vicenda con lo stesso sostanziale distacco con cui l'ha immaginata l'autore" (Gastone Geron - Gente)
"Il Teatro Stabile di Bolzano compie in questi giorni cinquant'anni di vita e li celebra con una bellissima messinscena del 'Giardino dei ciliegi' di Cechov" (Carlo Maria Pensa - Famiglia Cristiana)
"Le dinamiche delle classi e la profezia della rivoluzione si mescolano con l'analisi delle psi-cologie e dei sentimenti fuori dal tempo. Buona la compagnia che Bernardi ha diretto" (Ugo Volli - La Repubblica)
"Attrice di bel temperamento è Patrizia Milani che disegna con sicurezza la figura della Liubova, ben conoscendone tutta la frivolezza. Giusto è Carlo Simoni nella parte dell'abulico e remissivo fratello" (Domenico Rigotti - Avvenire)
AUTORE: Anton Cechov - INTERPRETI PRINCIPALI: Patrizia Milani, Carlo Simoni, Alvise Battain - REGISTA: Marco Bernardi - COMPAGNIA: Teatro Stabile di Bolzano
organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino - Comune di Ala - Casse Rurali Trentine