Il giardino dei giusti

Teatro

Stagione di prosa di Mori 2013/2014
A teatro con la scuola

Giorno della Memoria

La Piccionaia - I Carrara Teatro Stabile di Innovazione Vicenza
Il giardino dei giusti
con Elia Zanella, Francesca Marchiani
progetto a cura di Ketti Grunchi
e i giovani di FABBRICATEATRO - Esperienze di Formazione Teatrale

«C hi salva una vita, salva il mondo intero»
Secondo il Talmud ogni generazione conosce 36 lamedvavnikim, ossia 36 uomini dalla cui condotta dipende il destino dell'umanità. Secondo la tradizione svolgerebbero lavori umili e verrebbero sostituiti dopo la morte: eserciterebbero il loro potere quando su Israele incombe una minaccia, per poi scomparire dopo averla eliminata. Dopo la Seconda guerra mondiale, il termine "Giusti tra le nazioni" è stato utilizzato per indicare i non-ebrei che hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita per salvare la vita anche di un solo ebreo dal genocidio nazista conosciuto come Shoah.

UN GIUSTO IN BICICLETTA - GINO BARTALI: Bartali è stato riconosciuto per il suo impegno come corriere dei partigiani durante l'occupazione tedesca: il ciclista nascondeva i documenti falsi per gli ebrei nella canna e nel sellino della sua bicicletta, salvò così ottocento persone. Israele ha riconosciuto il suo impegno e ha in programma una cerimonia in Italia in suo onore.

GIUSTI DI NONANTOLA - DON ARRIGO BECCARI - I RAGAZZI DI VILLA EMMA: Villa Emma è una costruzione situata alla periferia di Nonantola (Modena) il cui nome è strettamente legato a quello di don Arrigo Beccari, il religioso che durante la Seconda guerra mondiale sostenne l'opera di salvataggio di un gruppo di giovani ebrei provenienti dall'Est Europa.

IL CACCIATORE DI GIUSTI - MOSHE BEJSKI - IL TRIBUNALE DEL BENE: il gesto eroico di Oskar Schindler, che salvò centinaia di ebrei dalla Shoah, venne riconosciuto e commemorato con un albero nel Giardino dei Giusti solo alcuni anni fa; un uomo, di nome Moshe Bejski, uno dei tanti che fece parte della "lista di Schindler", giunto in Israele alla fine della guerra, ha dedicato la sua vita per ritrovare e commemorare i "giusti" di ogni parte del mondo, perché di essi non fosse persa la memoria.


organizzazione: Comune di Mori