Il libro nero dei colori | I ciechi non sognano il buio

Convegno

Presentazione dei libri ”Il libro nero dei colori” di Menena Cottin - Rosana Faria e “I
ciechi non sognano il buio" di Mauro Marcantoni
Saranno presenti gli autori

Menena Cottin e Rosana Faria, Il libro nero dei colori, Gallucci Editore
Che sapore ha il rosso? E il verde, ha un odore? Com'è il giallo? Chi non può vedere le cose conosce il mondo attraverso il gusto, il profumo, i suoni, le emozioni. Dal buio dei suoi occhi, Tommaso invita tutti a scoprire i colori in un modo diverso.
Questo straordinario libro illustrato è destinato a chi ha l'uso della vista e ai non vedenti, grandi e piccoli. Stimola tutti i sensi, fa percepire la realtà come non abbiamo mai immaginato e ci insegna che esistono diverse abilità. Un capolavoro da leggere con gli occhi e con le dita.

Mauro Marcantoni, I ciechi non sognano il buio. Vivere con successo la cecità, Franco Angeli
È facile e rassicurante seguire i luoghi comuni. Tutto è più semplice, già interpretato, pronto all’uso. Tutto diventa ovvio, anche dare per scontato che la cecità sia una malattia totalmente invalidante. Un male oscuro che impedisce di realizzarsi nella vita, nel lavoro e negli affetti.
Questo libro chiede a chi la pensa così – vedenti e non – di cambiare logica, di provare a risalire la corrente del pregiudizio. Di lasciarsi guidare dai racconti – numerosi e diversissimi – dei ciechi che ce l’hanno fatta. Dall’avvocato di grido alla cantante famosa, dall’abile artigiano all’esperta informatica, dal campione di sci allo scultore affermato, ognuno svelerà piccole e grandi strategie che portano al successo, ma soprattutto al superamento degli ostacoli dovuti non solo alla cecità, ma anche alla cultura corrente.
“Il cieco che mi sta di fronte forse mi vede. Mi sente, mi avverte, mi capisce, più di quanto io faccia nei suoi confronti”, scrive acutamente Giuseppe De Rita nella sua prefazione.
Da questo ribaltamento di prospettiva hanno origine le riflessioni che percorrono il libro. Ne risulta un’analisi disincantata, ma carica di significati e di vere e proprie sorprese, del rapporto fra vedenti e ciechi. Per i primi – che a volte tanto “vedenti” non sembrano – è un’occasione per scoprire qualcosa in più di un mondo troppo spesso ignorato o frainteso. Per i ciechi, le storie sono un campionario di esperienze vissute. Esempi, per chi ancora non ci crede fino in fondo, di come sia possibile costruire la normalità con quattro anziché con cinque sensi.