Il malato immaginario

Teatro

Teatro in tempo
Teatroscuola - Gli allievi

Associazione “Teatro del Cuore” Feltre
Il malato immaginario
Liberamente tratto dall’omonimo lavoro di Molière

Non ci sono più bambini… Vivere è essere malati, è meglio temere di essere malati che accettare di esserlo. Strano eroe della salute Argan difende il suo diritto all’infanzia. Non sa rassegnarsi all’idea che la vita sia una realtà mortale, la malata, mortale realtà che attraversiamo da adulti. “Non ci sono più bambini”, la battuta forse rivelatrice di quest’uomo che si rifiuta alla morte, che si ribella all’idea che la vita sia una malattia… Solo attraverso il gioco è possibile vincere la paura della vita e della morte e così Argan il protagonista gioca a fare il malato, gioca con il denaro, la medicina, gli affetti. La follia sembra essere nel cosiddetto mondo esterno, nel buon senso ironico e affettuoso della cameriera Antonia, in quello intellettualoide del fratello Beraldo, nell’amore interessato della seconda moglie Belina, nelle follie medicali dei vari sapienti pomposi e auto referenziali quali Fecis, il professor Cagherai e Tommaso il figlio e degno erede di una stirpe di tromboni assetati di potere. O la follia o la giovinezza permettono di non aver paura della realtà della vita, Angelica infatti crede ciecamente nel futuro e innamorata della vita vive di speranze e progetti. Quanto a Molière mortalmente malato morirà in scena recitando la parte di Argan alla quarta replica nel 1673 e citando se stesso, cosa inusuale nella commedia, l’ultima. Lo sapeva. Questa è la sua ultima opera, l’opera di un uomo che fino alla fine sarà un diverso rifiutando in punto di morte di abiurare la sua professione di attore e quindi rimanendo scomunicato, giocando con la morte, quando ormai in fin di vita, invece di un brodo caldo chiederà un pezzo di formaggio. Come Argan giocando a fare il sano. Per motivi pedagogici ma anche per scelta registica avremo in scena due allievi che interpreteranno il ruolo del protagonista Argan.

L’associazione Teatro del Cuore condotta dall’attore Roberto Faoro da anni diffonde nel feltrino la cultura teatrale attraverso laboratori, corsi per adulti, ragazzi e bambini. L’associazione deve molto al maestro scomparso di recente Nin Scolari di Teatrocontinuo di Padova. In ottobre ripartiranno i corsi per tutti, per gli appassionati, per chi vuole giocare, per chi vuole provare. Nell’estate laboratori di lettura espressiva per adulti e animazione teatrale per ragazzi.
Info: Roberto Faoro 347-3164423


organizzazione: Comune di Ospedaletto - in collaborazione con il Gruppo Teatrale Tarantâs