Il mercante di Venezia

Teatro

Stagione di Prosa di Predazzo 2005/2006

Diaghilev s.r.l.
Il mercante di Venezia
di William Shakespeare
con Flavio Bucci, Roberto Della Casa, Luigi Mezzanotte, Michele Lastella, Fabrizio Coniglio, Carmine Balducci, Roberto Della Casa, Giorgio Carminati, Diana Detoni, Chiara Gioncardi, Daniela Monteforte, Roberto Della Casa
regia di Nucci Ladogana

Nella letteratura inglese, gli ebrei come personaggi sono presenti fin dal Medioevo, quando non viene detto molto su di loro e sulla loro religione, bensì sono usati per diffondere un messaggio cristiano ad un pubblico dello stesso tipo. Con lo sviluppo dell’individualismo rinascimentale, si comincia a diffondere uno stereotipo basato sulla superstizione popolare, spesso incoraggiato per questioni politiche, in modo da escludere gli ebrei dalla vita economica del paese. Il 31 marzo 1492, la «cacciata dei Mori» dalla Spagna segna l’inizio della diaspora e, in letteratura, l’ebreo comincia a incarnare l’usuraio, l’assassino, persino il cannibale con una spiccata preferenza per vedove e bambini.
La società del “Merchant of Venice” (“Il mercante di Venezia”, 1596) di William Shakespeare si muove secondo le regole, ma il disprezzo per il mondo e il fascino del male assoluto rendono il suo riprovevole personaggio più simpatico, perché espressione di un mondo altrettanto discutibile.
Shakespeare riporta l’esclusione dell’ebreo ai motivi religiosi, ma Shylock, nonostante il celebre discorso finale sui diritti umani del suo popolo, è un personaggio subdolo, mai apertamente cattivo.
Oggi è difficile considerare “Il Mercante di Venezia” solo una commedia, non solo perché dopo l’Olocausto ne emerge tutto l’antisemitismo, ma anche perché la vicenda umana del pur sempre goffo ebreo è quella di un emarginato.
In più, Shylock è abbandonato e derubato dalla figlia, che si converte al cattolicesimo per sposarsi e migliorare così la propria condizione sociale, entrando a far parte di quella stessa cerchia di persone che rifiutano.
Nel “Mercante” ci si trova a far fronte ad un testo piuttosto malsicuro e nonostante ciò in questo testo bizzarro, l’attitudine superiore dell’autore, che non ha riscontri nella storia letteraria a donare all’opera una vita propria indipendente da lui stesso, torna a conseguire il grande effetto dell’inesplicabilità.

Informazioni sulla prevendita

Biglietti:
• da venerdì 25 novembre presso gli sportelli delle Casse Rurali del Trentino fino alle ore 15.30 del giorno della rappresentazione o del venerdì precedente se lo spettacolo è programmato di sabato o di domenica
• biglietteria del teatro la sera dello spettacolo a partire dalle ore 20.30