Il migliore dei mondi possibili

Teatro

Un progetto ALDES curato da Roberto Castello e Alessandra Moretti
Gli spettacoli di solito raccontano storie, trattano di mondi interiori, puntano uno sguardo attento su aspetti della realtà apparentemente insignificanti, riflettono sui linguaggi del teatro, del movimento, del suono. Raramente tentano di fare tutte queste cose contemporaneamente, "Il migliore dei mondi possibili" invece mira proprio a questo, a tentare una lettura del tempo esploso che noi abbiamo la sensazione di vivere attraverso la giustapposizione di frammenti, di piccole e spesso insignificanti cellule di realtà. Un’accozzaglia di azioni, di piccole opere quasi autonome, che a seconda del soggetto trattato mutuano di volta in volta il loro linguaggio da fonti diverse. Ci sono cose che hanno molto a che vedere con la danza, altre con la performance art, altre con il teatro e le marionette, altre con l’happening, con la provocazione e la politica, altre con la scrittura e la narrazione, altre con il video. In una costante ricerca della giusta forma, nella convinzione che ciascuna cosa richieda un atteggiamento formante appropriato. In una riflessione sul presente l’elemento che ci è parso centrale è la percezione del tempo, la costante discrepanza fra tempo soggettivo e tempo oggettivo. Per questa ragione il dato formale unificante del lavoro sarà che il trascorrere di ciascun minuto sarà scandito da un rintocco e il pubblico potrà in ogni momento controllare il tempo trascorso e a volte anche quello residuo di ciascuna parte, un costante richiamo alla percezione quotidiana. Il pubblico nel suo complesso sarà d’altro canto a tratti coinvolto in azioni di ispirazione vagamente futurista che si svolgeranno fra la scena e la platea. Una video proiezione di circa 5 metri di larghezza sarà costantemente presente sul fondale. Per certi versi, nelle premesse, "Il migliore dei mondi possibili" ha parecchio in comune con lavori nati circa un secolo fa, ai primi del ‘900. L'immagine per descrivere il progetto potrebbe infatti essere quella di un affresco, in prospettiva gigantesco, una sorta di "Ultimi giorni dell'umanità" senza la tragedia della guerra ma con l'ironia di chi vede un mondo sorprendentemente diverso dalle proprie aspettative e per nulla sulla strada di un apprezzabile miglioramento.
Il nostro desiderio è di fare sì che "Il migliore dei mondi possibili" sia un'operazione che possa proseguire negli anni a venire, fino a diventare uno spettacolo fiume composto di molte parti, ciascuna delle quali costituita da molti frammenti.


organizzazione: Associazione Il Gaviale s.c.a.r.l. - Provincia Autonoma di Trento - Regione Trentino Alto Adige - Comune di Dro, Arco e Drena - APT del Garda Trentino - Enel Produzione spa