Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite.

Solo in Trentino, la tempesta Vaia ha abbattuto 4 milioni di metri cubi di alberi. I boscaioli sono al lavoro da un anno e mezzo per recuperarli, mentre i camion fanno la spola fra i piazzali di raccolta. Ne "Il Monito della ninfea" c'è il racconto degli effetti che quella tempesta ha lasciato nelle comunità delle Dolomiti.

E c’è quel che dovremo comprendere. Un monito, quello della ninfea, che investe la tragedia che nella notte del 29 ottobre 2018 ha devastato oltre 42 mila ettari di boschi, ma che, ancor prima, ci parla del nostro tempo e del rapporto fra uomo e natura. Dell'insostenibilità di un modello di sviluppo del quale le pandemie, i processi di desertificazione, gli eventi meteorologici estremi, gli incendi non sono che il quotidiano manifestarsi.

Un saggio che ci invita guardare alla tempesta come a un messaggero, il diario di un viaggio nelle terre colpite dalla tempesta, una riflessione sul futuro della montagna, del pianeta che abitiamo e in ultima analisi degli stessi uomini.

Diego Cason. È nato e abita in provincia di Belluno.È sociologo e ha pubblicato diverse indagini sulle relazioni tra generazioni, sul lavoro femminile, sull’evoluzione demografica in area alpina e sulla pianificazione di sistemi turistici e parchi. È socio fondatore del BARD - Movimento Belluno Auto noma Regione Dolomiti e vice presidente di Isbrec, Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Belluno.

Michele Nardelli. L’impegno politico e civile è la cifra del suo stare al mondo, nelle istituzioni come nell’agire comunitario, nella cooperazione internazionale come nella formazione. Ricercatore e saggista, è stato presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani, consigliere provinciale e regionale del Trentino Alto Adige/Südtirol. È oggi consigliere nazionale Slow Food Italia .