Il popolo degli esclusi

Convegno

Un mondo impoverito oltre l’immaginabile; un popolo escluso, umiliato, relegato ai margini. Quella del Perù è una situazione estrema che oggi l’Occidente, a sua volta alle prese con una crisi epocale che ha portato alla luce la lacerante contraddizione delle disuguaglianze, guarda con rinnovata comprensione e vicinanza. Una situazione che è possibile conoscere da vicino martedì 15 novembre nel corso dell’incontro con Gianni Vaccaro, della ONG peruviana «Yachay wasi», che da anni lavora per condividere i bisogni del mondo impoverito delle baraccopoli di Lima e per costruire assieme un percorso di riscatto.
L’incontro, alle 20.30 nella sala ex biblioteca in viale Damiano Chiesa, s’intitola «Il popolo degli esclusi... Eppure vale un Perù», a significare che le ricchezze naturali del Paese sudamericano hanno arricchito pochi e lasciato nella miseria i più.
La proposta è organizzata dall’Istituto Comprensivo «Riva 1» in collaborazione con la onlus APIBIMI (Associazione Promozione Infanzia Bisognosa del Mondo Impoverito) e con il Comune di Riva del Garda. L’ingresso è libero.

Gianni Vaccaro presenta il progetto «Deserto fiorito» di riforestazione di 82 ettari delle desolate colline circostanti le baraccopoli di Lima. L’iniziativa, fortemente voluta dalla comunità e dalle istituzioni, ha l’obiettivo di ridurre in misura significativa il livello di inquinamento da CO2 e da altre sostanze nocive che attualmente sono causa di gravi danni alla salute. Inoltre, la messa a dimora di alberi, di cui è possibile utilizzare frutti, fiori e foglie per ricavarne prodotti utilizzati nell’industria alimentare e nella medicina naturale, consente importanti benefici economici per la comunità. Il progetto è inserito in un percorso formativo che APIBIMI ha proposto alle scuole trentine per sensibilizzare i ragazzi in tema di tutela dell’ambiente e di positive ricadute sociali ed economiche che investimenti nell’ambiente producono, cui hanno aderito le medie «Damiano Chiesa»

Gianni Vaccaro assieme ad altri volontari ha dato vita all’associazione «Yachay wasi» (in lingua incaica «casa della cultura solidale») che opera in alcune baraccopoli della capitale. Chi le abita proviene in prevalenza dalle zone andine, da dove è migrato per sfuggire della guerra civile degli anni Ottanta e per cercare condizioni di vita migliori. Ma spesso la ricerca di un lavoro stabile si è rivelata illusoria e migliaia di persone si sono ritrovate a popolare baracche improvvisate alla periferia di Lima, in condizioni di estrema povertà, di condizioni igieniche precarie, di difficoltà estreme e di altissimo inquinamento, sradicata inoltre dalle proprie origini e senza speranza per il futuro.

«Yachay wasi»: cosa fa
L’associazione punta, attraverso il binomio educazione-lavoro solidale, a restituire dignità a queste persone e a ricostruire una struttura sociale ed economica che renda più accettabile la vita in questi quartieri. Le attività educative sono orientate a rafforzare l'autostima, a superare la sfiducia e l’indifferenza che ha colpito soprattutto i giovani e a creare una maggiore identità come soggetti sociali con diritti e doveri.

Grazie al sostegno di APIBIMI e del fondo Solidea della Federazione delle Cooperative Trentine è stato possibile in questi anni realizzare una scuola materna per circa 80 bambini da 3 a 5 anni; il doposcuola e attività ricreative per 120 ragazzi fino ai 16 anni; corsi di piccolo artigianato che hanno permesso di avviare attività lavorative, in particolare per donne; una biblioteca che è diventata il punto di riferimento per la comunità, con attività educative, ludiche e di incontro sociale; un presidio sanitario che fornisce cure ambulatoriali e farmaci; un progetto di microcredito che ha consentito la creazione o il consolidamento di 160 posti di lavoro nell’artigianato, nel piccolo commercio e nei servizi alle persone.

«Yachay wasi», anche per garantirsi una preziosa fonte di autofinanziamento, propone e organizza programmi di turismo solidale rivolti a coloro che oltre a voler ammirare le bellezze naturalistiche del Perù, vogliono conoscerne meglio la cultura, la storia e la vita reale.


organizzazione: Istituto Comprensivo Riva 1 - in collaborazione APIBIMI onlus, Comune di Riva del Garda