Il re muore

Teatro

Rassegna Teatrale Gustavo Modena

A.C.T. "Estroteatro" di Trento
Il re muore
di Eugene Ionesco
regia di Mirko Corradini

Lo spettacolo ruota su un'unica idea: l'imminente morte del re. Una morte annunciata, irrimediabilmente prevista per la fine della rappresentazione. E a nulla possono i pianti della regina Maria, le ironiche crudeltà della regina Margherita, le diagnosi del medico, le premure della cameriera e gli ordini inutili dello stesso re contro un destino ormai scritto.
Ma non muore solo un re, non è solo un regno che decade.
È la società stessa che si disintegra sotto le sue stesse debolezze e la fragilità della condizione umana.

“Al suo apparire sulle scene parigine nel 1962, il Re muore fu salutato da una larga parte della critica come il vertice più alto raggiunto dalla creazione drammatica di Ionesco, taluni anzi non hanno esitato a inserire l’opera tra quelle più significative del teatro contemporaneo…. Come la maggior parte delle commedie del Teatro dell’Assurdo, è un immagine poetica della condizione umana… Una commedia profonda e bellissima.”

Dall’introduzione di Gian Renzo Morteo
All’apertura del sipario, una guardia solenne e autoritaria presenta i personaggi che da lì a poco agiranno sulla scena: un re, le sue regine, un medico e una cameriera.
Lo spettacolo ruota su un'unica idea: l’imminente morte del re. Una morte “annunciata” come scriverebbe Marquez, una morte irrimediabilmente prevista per la fine delle spettacolo. E allora, poco possono i pianti della regina Maria, le ironiche crudeltà della regina Margherita, le diagnosi del medico-boia o le premure della cameriera. Nulla possono nemmeno gli ordini inutili del re contro un destino armai scritto nelle pagine della storia.
Ma se questa è la superficie, gli abissi Ioneschiani sono molto più immensi: non è un re che muore, non è un regno che decade, è la società stessa che si disintegra sotto le sue stesse debolezze.
Dunque, protagonista incontrastata di questa straordinaria piece è la condizione umana.
Ionesco, come di consueto del Teatro dell’Assurdo, mescola grandi momenti drammatici con scene grottesche fino al farsesco, lirismi aulici con spietata e cruda ironia.
I sei personaggi, strumenti consapevoli del fato, giocano ad un teatro nel teatro, uno spettacolo nello spettacolo della vita.

Informazioni sulla prevendita

Prevendita biglietti al botteghino del teatro a partire dalle 18.00 del giorno dello spettacolo


organizzazione: Filodrammatica G. Modena di Mori